La ‘campagna di ascolto' del candidato Presidente della Provincia, Emidio Mandozzi, farà tappa a San benedetto lunedì prossimo 30 marzo, dove alle ore 21 presso la sala convegni del Cineteatro "Delle Palme" incontrerà iscritti al Pd e simpatizzanti per una discussione ed un confronto a tutto campo sulle tematiche insite nelle linee guida del programma elettorale. L'incontro di San Benedetto arriva a campagna di ascolto iniziata già da oltre una settimana, che ha visto il candidato Presidente Mandozzi incontrare oltre mille persone, al fine di avere un quadro quanto più esaustivo e vicino alle esigenze ed ai bisogni dei cittadini.

Una vicinanza stretta con la base, quella che prefigura l'impegno elettorale di Emidio Mandozzi, estremamente convinto che la politica debba essere sempre più strumento al servizio dei cittadini e soprattutto delle fasce più deboli di una società che, anche a livello locale, annaspa sotto i colpi di una crisi economica devastante. E le risposte positive a questo impegno, sia in termini di presenze che di condivisione rispetto ai progetti da mettere in campo, si vedono ed aumentano ogni giorno di più. Segno che c'è bisogno di contatti, c'è bisogno che la politica torni a discutere di più e meglio con i cittadini.

Mandozzi di questo è non solo cosciente, ma convinto che nessun progetto, pur ottimo che sia, potrà mai riuscire senza una fattiva condivisione con quanti lo stesso progetto è rivolto.

Una condizione maturata in Emidio Mandozzi in tanti anni da amministratore pubblico, prima come sindaco di Spinetoli e dal 2004 da assessore al Lavoro ed alla Formazione della Provincia di Ascoli, dove ha potuto toccare con mano quanti e quali problemi investano oggi la società ed in particolare il mondo del lavoro piceno. Problemi, alla soluzione dei quali, oltre all'impegno profuso, Mandozzi si è sempre speso, mettendoci la faccia anche quando "politicamente" sarebbe stato opportuno defilarsi.

Un impegno che ora intende riversare nella conduzione di una nuova Provincia che ha estrema urgenza di ritrovare la stella polare del suo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale, oltre a riannodare i fili di una coesione sociale senza la quale ogni tentativo di rivitalizzare il territorio, sarebbe destinato miseramente a fallire.