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Inaugurazione bagnata per la Sede Elettorale di Antonio Canzian

Ascoli Piceno | Nonostante una pioggia battente che non si è interrotta per tutto il pomeriggio,un grande successo ha avuto l'inaugurazione della Sede Elettorale di Antonio Canzian situata in Corso Vittorio Emanuele (EX GALLO D'ORO), aperta tuttii giorni dalle 16 alle 20

Antonio Canzian

Tanti i cittadini che hanno preso parte a questo piccolo avvenimento in cui non è mancato l'atteso discorso del candidato sindaco del centro sinistra. "Ogni volta che ci sono le elezioni amministrative ad Ascoli Piceno, per noi è sempre una piccola scommessa. E' importante per il centro sinistra ripartire proprio dalle amministrazioni locali, per scongiurare la deriva reazionaria a cui Berlusconi sta conducendo il nostro Paese. La nostra è una città difficile. Una città in cui l'elettorato non è tanto orientato a destra per motivi ideologici ma per una sorta di abitudine, di consuetudine."

Canzian non ha risparmiato la critica all'amministrazione uscente, di cui nei fatti "Castelli rappresenta la continuazione", e che ha condotto Ascoli all'immobilismo riducendola al ruolo di enclave all'interno del più ampio territorio provinciale.
"La delusione maturata nei confronti dell'amministrazione Celani non è detto che si tramuti in consensi per il centro sinistra - ha continuato Canzian - per questo la nostra campagna elettorale non è fatta solo di slogan, che sortiscono un effetto momentaneo. E' indiscutibile l'ottimo lavoro svolto dai consiglieri di minoranza uscenti che per dieci anni ci hanno segnalato l'inadeguatezza del centro destra nel governare la città di Ascoli. Ma dobbiamo tradurre in consensi questo lavoro. E il programma che stileremo è un importante punto di partenza. La città non si governa attraverso gruppi di potere. Questo è sicuramente il primo messaggio forte che lanciamo e per questo ogni singolo cittadino può sentirsi partecipe nella realizzazione di questo programma. Perché ogni singolo cittadino verrà ascoltato in quanto tale e no in quanto facente parte di un gruppo di potere o di una lobby. Vogliamo interrompere questo modo di governare la città".

Canzian ha poi ribadito che se dovesse diventare sindaco questo dialogo con tutti i cittadini continuerà nei modi che sono a disposizione, ovvero consulte, conferenze, incontri.

"Abbiamo perso l'abitudine a indignarci dinanzi ai danni compiuti da chi ci governa. La riforma Gelmini sta massacrando la scuola, i cittadini devono tornare ad arrabbiarsi. Non possiamo esser resi passivi da un sistema che utilizza la televisione per renderci consenzienti, per addormentarci. Dobbiamo rimotivare il nostro elettorato, sottraendolo all'azione attrattiva esercitata dall'astensionismo, attraverso i contenuti e programmi. E cercare di convincere quella parte di cittadini che ha votato il centro destra della bontà dei nostri progetti. I sondaggi ci fanno capire che c'è questa possibilità. C'è la possibilità per noi a giugno di sottrarre Ascoli ad un nuovo lungo sonno in cui si troverebbe ancora una volta a cadere. Per questo - ha concluso Canzian il suo incisivo e passionale discorso- il contributo di ognuno è importante e ringrazio tutti voi per quello che già state facendo".

"E' necessario istituire un luogo in cui parte pubblica e terzo settore possano incontrarsi e affinché possa avvenire uno scambio propositivo e che le associazioni che possano esser raggruppate per la somiglianza dei fini che si propongono vengano ascoltate congiuntamente in modo da creare una sinergia che eviti sprechi e che si traduca in atti concreti". Queste le incisive parole di Antonio Canzian all'incontro con il Terzo Settore svoltosi presso la Sala Docens lo scorso sabato 18 aprile. Il canidato del centro sinistra ha poi aggiunto come spesso l'esiguità delle risorse a disposizione per il Terzo Settore sia solo una scusa posta in essere per giustificare il dirottamento di tali risorse altrove. " La Casa del Volontariato è solo un esempio di come le risorse c'erano ma in ogni caso non si è raggiunto l'obiettivo".

E poi ha aggiunto: "Parlare di disabilità apre il cuore. Tutta l'attenzione va data alla famiglia, alle famiglie che hanno persone con questo problema. Il primo passo è sostenere economicamente tali famiglie. E' un passaggio obbligato cui però deve necessariamente aggiungersi l'aumento dei servizi. E in questo aspetto è il settore pubblico che deve dare il proprio importante contributo.

20/04/2009





        
  



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