Illustrati in un convegno i risultati di tre anni di lavoro sull'oliva tenera ascolana
Ascoli Piceno | "Progetto oliva tenera ascolana: risultati e impatti sul territorio" tema del convegno svoltosi stamane in piazza Arringo nell'ambito della manifestazione "Fritto Misto".
Ha aperto i lavori l'assessore provinciale all'agricoltura e turismo Avelio Marini che ha sottolineato quanto importante sia, nella promozione dell'area picena su scala nazionale e internazionale, questo prodotto dell'eccellenza della campagna picena, a sua volta inserito in una rassegna di ampia risonanza come "Fritto misto". Marini ha poi ripercorso le tappe del lavoro svolto insieme alle organizzazioni dei produttori agricoli che ha portato prima al riconoscimento della DOP e quindi alla costituzione del consorzio. "E' però indispensabile, per mantenere alti standard qualitativi - ha detto l'assessore - conoscere bene il prodotto e le tecniche di produzione. In questo senso il ruolo dell'Istituto agrario "Ulpiani" è fondamentale".
Francesco Bonelli, docente dell'Ita Ulpiani, è entrato poi nel merito della descrizione delle cinque azioni del progetto. "Abbiamo censito 13499 piante - ha spiegato - di cui 4586 iscritte all'organismo di Controllo ASSAM e che rispettano quindi le distanze indicate dal disciplinare e la percentuale di varietà tenera ascolana presente". Il progetto ha finanziato 36 produttori con 18 ettari impiantati corrispondenti a 5699 piante ed ha ottenuto un incremento del 42% degli impianti a cui vanno aggiunti i 33 ettari finanziati con fondi dei produttori olivicoli dell'Italia Centrale e quelli sostenuti dal Piano di Sviluppo Rurale.
Sono poi intervenuti altri docenti dell'"Ulpiani" come Cristiano Cocci (che ha evidenziato il lavoro tecnico svolto nell'individuare le piante madri da propagare per i nuovi impianti e l'assistenza offerta agli agricoltori, seguiti passo per passo nella realizzazione degli impianti), Roberto Bruni (che, insieme ai dottori Riolo e Ramazzotti della facoltà di Agraria dell'Università politecnica delle Marche, ha illustrato le tecniche di lotta adulticida per il controllo della temutissima "mosca dell'olivo") e Leonardo Seghetti (che ha illustrato nuove tecniche di deamarizzazione che preservano la qualità nutrizionale ed organolettica del prodotto). E' intervenuto anche Roberto Catorci, dell'Autorità pubblica di controllo dell'Assam, che ha fornito i numeri dei soggetti inseriti nel circuito dell'oliva DOP e della produzione, passata, per il prodotto in salamoia, dai 43,29 quintali del 2006/2007 ai 118,35 dell'annata 2008/2009.
Il funzionario del servizio Agricoltura della Provincia Egea Latini ha evidenziato come l'Amministrazione provinciale abbia svolto un ruolo essenziale a supporto di produttori e trasformatori nel complesso iter di riconoscimento della DOP. "Attualmente - ha concluso la dr.ssa Latini - la Provincia sta lavorando, in collaborazione con Enti Locali, Camera di commercio e organizzazioni dei produttori, per ottenere il riconoscimento comunitario anche per altri prodotti".
La giornata si è conclusa con l'assegnazione del premio "Oliva d'oro", un riconoscimento assegnato a chi si è distinto per esaltare "la cultura e la coltura" dell'oliva tenera. Insigniti i produttori fratelli Tempera e Benedetto "Titì" Marini, storico ascolano che ha sempre curato la memoria collettiva dell'oliva ascolana.
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30/04/2009
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