Sequestrati oltre 15.000 articoli contraffatti
Porto Sant'Elpidio | Merce falsificata per un valore di decine di migliaia di euro scoperta in un magazzino e pronta per essere venduta.
di Williams Di Mizio
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Fermo, personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Giulianova, a seguito di mirate indagini volte alla prevenzione ed alla repressione di traffici illeciti, a eseguito delle perquisizioni presso l'abitazione ed il punto vendita di un commerciante cinese Y. J. di 39 anni, titolare di un ingrosso di articoli vari a Porto Sant' Elpidio, ha scoperto un ingente quantitativo di prodotti falsivicati, per un valore di decine di migliaia di euro.
L'attività investigativa ha consentito il sequestro di circa 5.000 articoli di bigiotteria recanti il marchio "Hello Kitty", di fabbricazione cinese e di chiara origine contraffatta, nonché 10.000 paia di occhiali recanti la marcatura CE, ma non realmente conforme a quella prevista dalle norme vigenti.
Il materiale è risultato essere totalmente contraffatto, quindi, non in regola con le disposizioni comunitarie a tutela della salute dei consumatori.
Tutta la merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro ed il responsabile è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica mandataria per l'introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Le indagini, tutt'ora in corso, sono orientate ad individuare i canali di rifornimento della merce e soprattutto ad accertare eventuali responsabilità di altri soggetti complici nei reati ravvisati malla magistratura.
La Guardia di Finanza, secondo il decreto legislativo 68/2001, nel settore Mercato dei Beni e Servizi, ha la missione istituzionale di contrastare la contraffazione e l'immissione in commercio di prodotti non conformi agli standards di sicurezza internazionali.
Il fiorente mercato di prodotti contraffatti turba, infatti, il normale andamento del mercato concorrenziale, sottrae un importante gettito fiscale all'erario e in alcuni casi non rispetta la tutela della sicurezza.
Altro particolare da tenere in considerazione è il fatto che chi vende al dettaglio questi prodotti rappresenta, purtroppo, l'avamposto sul territorio di quei gruppi criminali che ottengono i veri introiti economici negli anelli più alti della filiera.
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01/05/2009
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