Gianni Basso e Fabrizio Cesetti: sono loro i candidati da battere. Ne è ormai sicuro Saturnino di Ruscio, impegnato ieri nella presentazione della lista civica che lo sosterrà in quest’ultima fase di campagna elettorale.

Gruppo eterogeneo, il movimento provinciale ‘Di Ruscio Presidente’ riserva ampio spazio a chi la politica la mastica da tempo. Tre i sindaci (Ferruccio Vecchi di Montappone, Amato Mercuri di Moresco e Sauro Apolloni di Torre San Patrizio) e due i vicesindaci (Palmiro Ferretti di Altidona e Francesco Mancini di Santa Vittoria in Matenano) schierati. Ma anche molti imprenditori e giovani (solo quattro le donne), in vista di un “graduale rinnovamento dell’attuale classe dirigente”.

Basso e Cesetti, si diceva. Entrambi rappresentano il passato, per Di Ruscio. “Votare Basso significa votare il vecchio che cerca di condizionare il nuovo che avanza; votare la Sinistra vuol dire votare Ascoli e rimanere legati alla Provincia ascolana”, ha affermato il sindaco di Fermo. Che non risparmia colpi all’uomo col quale si dividerà la maggior parte dei voti di Centrodestra. “C’è stata rottura perché non vogliamo stare con chi ha venduto il territorio per i propri interessi”, ha incalzato il candidato presidente, riferendosi all’alleanza di Basso con l’Mpa.