Samb-Lecco, una domenica da tifoso
San Benedetto del Tronto | Sugli spalti i supporters rossoblu hanno dato l'ennesima dimostrazione di quanto grande sia l'attaccamento della città a questi colori. Riviviamo la domenica allo stadio del pubblico sportivo sambenedettese.
di Massimiliano Cipolloni
In una gara - quella tra Samb e Lecco - dove non ci sono stati per ora nè vincitori nè vinti, con un verdetto rimandato alla decisiva sfida di ritorno in terra lombarda, il vero trionfatore della giornata è stato indubbiamente il pubblico sportivo sambenedettese.
La febbre per l'attesa di una gara tanto importante era palpabile già all'apertura dei botteghini mercoledì scorso, quando sono stati letteralmente polverizzati nel giro di poche ore quasi 2000 biglietti.
Il fatto che sabato pomeriggio fossero già terminati i tagliandi della curva nord rende bene l'idea di quanto la città sia vicina alla sua squadra del cuore e costituisce - se mai vi sia stato il minimo dubbio - l'ennesima dimostrazione che tutta la città palpita e vive delle sorti della Samb la quale rappresenta un pezzo della sua storia e della sua identità.
Già un'ora prima del'inizio del match gli sportivi iniziano a gremire gli spalti del Riviera. Alle 15.30 entrano in campo per il riscaldamento pre-partita i giocatori del Lecco accolti con una bordata di fischi, seguiti poi da scroscianti applausi per i rossoblu.
Si vanno intanto ultimando gli ultimi preparativi per allestire la scenografia di inizio gara sugli spalti: palloncini rossi e blu ai distinti, bandierine in curva a formare quattro scacchi rossi e blu.
Alle 16, quando le due squadre scendono in campo e lo speaker annuncia la formazione della Samb il colpo d’occhio del Riviera è davvero da brividi: i cinquemila del "Sambodromo" infiammano gli spalti e in ogni settore è un tripudio di festa e di tifo.
La nord si colora con bandierine rosse e blu a quadri al centro e bianche ai lati, il settore dei distinti sventola all'aria centinaia di palloncini che dipingono di rosso e blu le gradinate.
Particolarmente toccante e sottolineato dai fragorosi applausi degli sportivi rossoblu è il momento in cui, prima dell'inizio della gara, Ottavio Palladini deposita sotto la curva nord un mazzo di fiori in ricordo di Alessandro Santarelli, grande tifoso rossoblu, e di don Filippo Collini, da sempre padre spiriturale della Samb.
Neanche il tempo di prepararsi ad assistere all'incontro e, dopo appena 16 secondi di gioco, l'urlo del gol è strozzato in gola ai tifosi, con Cammarata che a tu per tu con l'estremo difensore ospite si lascia ipnotizzare consentendo a Galeotti di spazzare a porta sguarnita.
Il primo tempo è in susseguirsi di emozioni, con i tifosi che imprecano da una parte contro la mala sorte per una serie davvero lunga di occasioni sciupate dai rossoblu, dall'altra contro l'irritante atteggiamento ostruzionistico di alcuni giocatori del Lecco (in particolare del portiere Zappino e di Bernini) che non perdono occasione per lasciar scorrere i minuti indugiando nella ripresa del gioco.
La seconda frazione di gioco inizia in condizioni proibitive con un violentissimo nubifragio che rende difficoltoso l'equilibrio in campo agli stessi calciatori e con un forte vento che spazza lo stadio da sud verso nord.
Nonostante le avversità meteorologiche i supporters rossoblu continuano stoicamente a far sentire incessante il proprio incitamento, vivacizzando e animando 45 minuti nei quali non si vede neanche l'ombra di un'azione da gol fino a quando all'ultimo minuto di recupero è ancora una volta l'estremo difensore Zappino a ricacciare in gola l'urlo liberatorio della rete del vantaggio compiendo un prodigioso intervento sul colpo di testa a botta sicura di Traini.
Tutto è dunque rimandato a domenica prossima. Ma crediamo, anzi, siamo convinti, che la Samb anche a Lecco giocherà in casa. Un motivo in più per non sbagliare e centrare una vittoria che adesso è davvero diventata d'obbligo.
il vero vincitore e artefice di uno spettacolo degno di scenari calcistici ben più blasonati, è stato il pubblico rossoblu, tornato dodicesimo uomo in campo.
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31/05/2009
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