Poteva essre nell'aria la vittoria di Celani, ma i veleni del 7 Giugno hanno sicuramente avuto un peso importante su questo ballottaggio. Intanto la grande diatriba Rossi-Mandozzi un ruolo chiaro lo ha dato. L'ex Presidente, con oltre il 20% del primo turno, ha dichiarato che non avrebbe votato per Mandozzi mentre avrebbe appoggiato Canzian ad Ascoli.

Ciccanti, con il suo 6%, ha deciso di appoggiare, da esterno e quindi senza apparentamenti ma con importanti garanzie, Mandozzi.

Ma come hanno votato, se lo hanno fatto, coloro che hanno consentito a Rossi di raccogliere un eloquente 20%? Ed è sicuro che tutti coloro che hanno votato per Ciccanti si siano tappato il naso e votato per Mandozzi?

Non c'è certezza. Ma un dato va segnalato ed analizzato. Ad Offida, regno di Agostini, la vittoria del Pd è stata di soli 200 voti, dopo che il neo sindaco Lucciarini aveva ottenuto un successo chiaro appena una quindicina di giorni fa. Avrà un significato? Su questo il Pd dovrebbe riflettere.

La scarsa percentuale di votanti chi ha favorito? Le percentuali delle due tornate potrebbero dare una risposta, ma siamo certi che saranno i partiti  che sapranno trarre dai numeri le ipotesi di lavoro per il futuro.

Intanto abbiamo raccolto le prime dichiarazioni.

"Tutto è perduto, fuorché l'onore", potremmo citare la celebre frase di Re Francesco I di Francia per sintetizzare le dichiarazioni del Coordinatore Comunale del Partito Democratico Felice Gregori. Nonostante la sconfitta, l'esponente del Pd riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno. A confortarlo è il fatto che il suo partito al ballottaggio è riuscito a ridurre il gap che lo separava dal Pdl.

Al primo turno, infatti, la differenza era di 2609 voti, mentre nel turno elettorale di domenica 21 e lunedì 22 giugno i voti di differenza sono stati 510. «Una riduzione notevole», commenta Gregori che, sul dato complessivo favorevole alla compagine di Piero Celani afferma laconico: «Il vento di destra che spira su tutto il Paese si è purtroppo fatto sentire anche nel nostro territorio».

Il voto per le provinciali rappresenta una bocciatura per l'Amministrazione sambenedettese? Gregori smonta questa teoria: «Sono due cose diverse. Il voto provinciale è l'espressione di un giudizio politico nazionale, il locale non c'entra».

Una cosa però è certa: il ‘fattore Rossi' ha inciso. «E' ancora troppo presto per fare i calcoli, ma sarò curioso di sapere il peso che le indicazioni di Massimo Rossi hanno avuto sull'esito di questa elezione». Come a dire: "Se il centrosinistra ha perso la colpa è del presidente uscente che ha detto ai suoi di disertare le urne". Abbiamo stiracchiato il pensiero del Coordinatore...ma non troppo.

Altra aria in casa Pdl. Il neo Vice Presidente Pasqualino Piunti sa contenere l'euforia. «Un risultato importante per la Riviera. - dichiara - Un voto che conferma come sia cambiata la mentalità della gente picena». Poi soddisfatto sottolinea «Dopo due legistature all'opposizione ecco finalmente la felicità di poter essere, assieme alla squadra, determinante per lo sviluppo del territorio». Conclusione con l'annuncio dei primi festeggiamenti. «Mi inconterò con il Presidente Celani tra poco per ringraziare i nostri elettori».

Anche l'avvocato Bruno Gabrielli non nasconde la sua gioia per il risultato. «Dopo 15 anni di centrosinistra si arriva a governare la Provincia. I segnali erano già arrivati nella tornata del 6 /7 Giugno, che avevano evidenziato la forza della nostra coalizione. Oggi è arrivata la conferma e la fiducia sul nostro programma. E' arrivato il momento di cambiare».

Pensa di avere, grazie al suo elettorato, un assessorato nella nuova Giunta?
«Per ora non penso a questo ma a gustare il sapore della vittoria. Sarà poi la collegialità a stabilire i nuovi ruoli. Per ora ringrazio tutti i nostri elettori».

In serata arriva anche la notizia della vittoria, al Comune, di Guido Castelli,50,73% su Antonio Canzian 49,26. A Castelli sono arrivate le congratulazioni dell'On. Amedeo Ciccanti.