"Paura" = intenso turbamento misto a preoccupazione e inquietudine per qualcosa di reale che è atto a produrre gravi danni o a costituire un pericolo.

Questa è l'esatta definizione della sensazione che ha pervaso una tranquilla famiglia di Atri che ieri sera si è svegliata di soprassalto udendo dei rumori provenire dalla cucina.

Ma andiamo per ordine.

Ieri sera alle 23,30, Wieslaw Nowak Bogdan, 34 anni di nazionalità polacca, ma da tempo domiciliato ad Atri dove svolge l'attività di muratore, in regola con i documenti di soggiorno, in evidente stato di ubriachezza, si è introdotto abusivamente nell'abitazione di G.D., 45enne del luogo, chiedendo insistentemente di bere alcolici.

Le persone presenti in casa, il proprietario, la madre, il fratello ed altri, non hanno assecondato la richiesta dello sconosciuto, ma vista la pericolosità del soggetto, offrivano alo sconosciuto dell'acqua.

L'offerta è risultata offensiva al polacco, tanto che l'uomo è andato su tutte le furie e con mossa repentina ha afferrato con forza dall'interno del box il figlio di G.D. di soli due anni, portandolo via in tutta fretta.

Dopo l'incredulità, lo sgomento e la paura iniziale i familiari del piccolo, hanno trovato la forza per inseguire l'uomo, fino a raggiungerlo per strada e con non poche difficoltà, a strappargli il bimbo dalle mani.

Il Nowac, si dava alla fuga, ma adirato e non contento di quanto di grave aveva già commesso, lungo la strada si è messo a danneggiare alcuni veicoli in sosta mediante la rottura dei finestrini, lunotti e parabrezza.

Superato lo shock iniziale G.D. ed i residenti del luogo hanno contattato immediatamente i Carabinieri di Atri, riferendo quanto di incredibile era accaduto.

Gli uomini dell'Arma comandanti dal Maresciallo Antonio Talamo, sono giunti subito sul posto unitamente ai militari della Stazione di Val Vomano, provvedendo ad attuare il collaudato piano di "cinturazione della zona", bloccando le principali arterie stradali con tutte le pattuglie in circolazione, al fine di catturare il pericoloso soggetto.

Alle ricerche prendeva parte anche una pattuglia del Corpo Forestale dello Stato di Atri i.

Poco dopo il polacco finiva nella rete della giustizia e concluse le formalità di rito veniva dichiarato in stato di arresto con gravi e pesanti accuse: sequestro di persona, violazione di domicilio e danneggiamenti aggravati.

L'uomo è stato associato al Carcere di Castrogno a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.