L'assessore comunale Settimio Capriotti firma la seguente nota insieme con altri componenti dell'Associazione Più con Meno: Arcangelo Patone, Paolo Virgili, Nando Venieri, Mario Marinelli, Stefano Biocca e Maurizio Falcioni.

Come qualsiasi persona di buonsenso poteva immaginare la rottura sinistra ha finito per regalare la Provincia di Ascoli Piceno, dopo 15 anni, al centrodestra. La responsabilità di questa spaccatura va ascritta unicamente a quei settori del Pd che per puro interesse di potere personale non hanno esitato ad avviare un percorso suicida. Eppure, purtroppo questo risultato negativo travolge la sinistra nel suo complesso e impone quindi a tutti la necessità di una seria riflessione sulla natura e le cause di questi risultati negativi e su come uscirne.

A noi pare che la questione centrale sia quella di una profonda divaricazione tra gli apparati amministrativi, gli apparati dei partiti e la società, al punto che le discussioni (e i litigi) che avvengono nella sfera della politica sono completamente avulsi dai problemi che i cittadini vivono quotidianamente, e questo drammaticamente è vero anche per quella sinistra anche per quella sinistra che invece dovrebbe essere portatrice e risolutrice dei problemi quotidiani del cittadini.

Questo porta a far sì che anche questa sinistra sia vissuta dalla gente come un ceto politico parassitario e non più meritevole di fiducia. Da qui l'astensionismo o i voti di protesta. In questa situazione ritenersi soddisfatti dei risultati di gran lunga inferiori al passato è francamente sconcertante e non di buon auspicio per una prospettiva futura.

Noi riteniamo fondamentale riaprire da subito un confronto a tutto campo con tutti i soggetti politici, associativi e singole persone, che sono preoccupati per la deriva della sinistra, che sono stanchi delle continua scissioni e dei continui litigi e che vogliono invece costruire un percorso programmatico unitario, che rimetta in sintonia la sinistra col suo popolo e che crei le condizioni per affrontare con spirito unitario e vincente le prossime scadenze elettorali.

Per questo lanciamo l'idea di un'assemblea pubblica autoconvocata che ci permetta di iniziare questo percorso, e chiediamo a tutti coloro che sono d'accordo di pronunciarsi.