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Il "Map - Uniti per il Piceno" chiude la sua campagna elettorale con l'Onorevole La Malfa

San Benedetto del Tronto | Politica locale e nazionale. Questi i temi affrontati nella mattinata di venerdì 5 giugno con l'On. Giorgio La Malfa, in Riviera per sostenere la lista civica che appoggia la candidatura a Presidente di Piero Celani.

di Marco Braccetti

L'On. La Malfa con Domenico Martinelli a spasso per il centro di San Benedetto. In alto, il logo del "Map - Uniti per il Piceno"

Chiusura della campagna elettorale per il "Map - Uniti per il Piceno": la formazione politica che appoggia il candidato presidente Piero Celani e congiunge il Movimento Autonomo Piceno, i Repubblicani, la Lista Martinelli ed i Moderati di Centro che hanno come punto di riferimento il sindaco di Cupra Marittima Torquati.

L'obiettivo della compagine politica è abbastanza ambizioso: 8/10mila preferenze, circa il 5/6%. "Ci aspettiamo un buon successo, - afferma l'ex sindaco Domenico Martinelli - porteremo in Consiglio Provinciale dei nostri consigliere ed anche qualche assessore".

La caccia al voto si chiude con un ospite d'onore: l'On. Giorgio La Malfa, storico esponente del Partito Repubblicano Italiano. Nella mattinata di venerdì 5 giugno, accolto - tra gli altri - dal Dott. Domenico Martinelli e dal consigliere comunale Antonio Felicetti, il Deputato ha fatto una passeggiata nel centro-città prima di intrattenersi con i cronisti politici presso il Caffé Moretti.

I punti salienti del programma della lista civica "Map - Uniti per il Piceno" sono tutti di carattere "pratico": dare un'accelerata per realizzare l'ormai storica Bretella collinare sambenedettese, valorizzare la zona della Sentina, rendendola attrattiva per i turisti. Come? "Sicuramente non con il cemento. - chiarisce Martinelli - Si potrebbero restaurare i caseggiati già presenti o realizzare un parco giochi nella parte verso la collina".

Immancabile una domanda sulla possibile abolizione delle Province, ipotesi ventilata quasi ciclicamente dal Governo Berlusconi: "Noi siamo favorevoli, l'operazione farebbe risparmiare un sacco di soldi ai cittadini", assicura il Dott. Martinelli. Ancora però non ci sono le condizioni politiche per questa semplificazione amministrativa, quindi - è l'idea dell'ex primo cittadino - finché ci sono le Province vanno governate nel miglior modo possibile, evitando sprechi e tagliando enti inutili. Delle garanzie che le compagini di centro-sinistra e di sinistra targate Mandozzi e Rossi non possono garantire. Perché, sempre a detta di Martinelli: "Le ultime amministrazioni provinciali si sono basate solo sul presenzialismo, sulla ricerca della visibilità e sul taglio dei nastri, davvero nulla di concreto".

A livello nazionale i Repubblicani hanno dimostrato pieno appoggio al Popolo della Libertà, decidendo tuttavia di rimanere autonomi, non fondendosi con il nuovo soggetto politico di Berlusconi e Fini: "Abbiamo fatto questa scelta per continuare ad essere liberi di giudicare se le politiche di Berlusconi siano positive o meno", afferma La Malfa, che guarda con occhio benevolo le scelte del Governo sulla sicurezza ed in politica estera, ma bolla come insufficienti quelle in materia ecomonica: "Non riescono a far fronte alla grave crisi che ci troviamo ad affrontare".

L'Onorevole viaggia spesso, anche perchè è membro della Commissione Esteri della Camera, per questo gli chiediamo come viene percepito il nostro Paese al di fuori dei confini nazionali: "L'Italia è amata ma gli italiani non sono considerati". A farla da padrone, purtroppo, sono ancora antichi pregiudizi, difficili da eliminare.

Il che modo l'attuale capo del Governo potrebbe contribuire al "buon nome" dell'Italia? "Governando bene e standosene a casa la sera", è la risposta tranchant di La Malfa, che non a caso considera le ultime vicende che hanno visto come protagonista Berlusconi, in primis l' "affair Noemi": "Una caduta di stile che ha leso il prestigio del Presidente del Consiglio, ma che tuttavia non avrà conseguenze dal punto di vista elettorale".

C'è tempo per proiettarsi a fine giugno, quando i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sul referendum sulla legge elettorale. La Malfa è per il "No" o, meglio, è per l'astensione: "L'attuale legge elettorale è cattiva e sarebbe peggiorata se il referendum passasse, per questo invito tutti gli amici repubblicani a non votare, così da non far raggiungere il quorum".

05/06/2009





        
  



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