«La quadratura del cerchio sulla nomina degli assessori in Provincia non c'è stata, tanto che il Presidente Celani, con uno stratagemma lessicale, ha aggirato la norma che prevede la 'comunicazione della giunta nella prima seduta del Consiglio provinciale' in 'comunicazione in merito alla nomina...'. Diversamente dal Comune di Ascoli, i consiglieri provinciali (di cui molti sono ex sindaci), che sono un po' più 'navigati', non si sono fatti 'incastrare' dalla nomina ad assessore, con rinuncia allo status di consigliere, senza prima aver pesato le deleghe di potere. Quindi il presidente Celani ha solo comunicato che 'nominerà' gli assessori elencati, ma non ha ancora fatto il decreto, perchè non c'è accordo tra PDL e MAP e dentro il PDL. Sicché non sono bastati 20 giorni, ma ci vorrà qualche altra settimana se basta. Intanto rimangono ferme una serie di partite finanziarie che pesano sulle due nuove province, perchè deve essere ancora approvato l'assestamento di bilancio».

Lo afferma il consigliere Udc On. Amedeo Ciccanti, che rileva come «neanche una donna è stata scelta come assessore, in un consiglio provinciale senza una donna».

«Il Presidente Celani e le forze politiche di maggioranza - prosegue il deputato - avrebbero dovuto essere coerenti con le considerazioni fatte alla presenza del Ministro per la pari opportunità Carfagna, che in campagna elettorale, insieme a Celani, esaltarono il ruolo delle donne nelle istituzioni».

«Come sempre accade - conclude Ciccanti - 'passata la festa gabbato lo santo!'».