In-cantus, Vecchioni tra musica e poesia
San Benedetto del Tronto | Farà tappa in piazza Bice Piacentini venerdì 17 luglio, al Paese Alto di San Benedetto, la nuova versione di In-Cantus, il progetto fra poesia e musica di Roberto Vecchioni.

Roberto Vecchioni
In-Cantus nasce da un'idea del Maestro Beppe D'Onghia il quale, nell'intento di unire musica pop e musica classica, versi d'autore e di tradizione e poesia contemporanea, affronta la ricerca di un linguaggio che attraversi e travalichi i confini di culture e tradizioni diverse. Per questo ha concepito uno spettacolo nel quale fluisce assolutamente naturale il passaggio da arie classiche a canzoni popolari e moderne. Il concerto proposto da Roberto Vecchioni era nato inizialmente come evento speciale a sè stante, destinato ad andare in scena per sole 4 repliche in altrettante cattedrali durante il Natale 2008. Invece il grande successo e la particolare affinità scaturita dal fortunato incontro fra Roberto Vecchioni e Beppe D'Onghia ha suggerito un'evoluzione del progetto e la sua ripresa, al punto che dal nuovo spettacolo si sta già pensando di realizzare un cd/dvd.
In-Cantus si propone come un viaggio fra arie classiche intercalate con le canzoni di Vecchioni e le poesie tratte da libri suoi o di altri autori. Seguendo questa idea, Roberto Vecchioni, con il supporto del Nu-Ork String Quintet e accompagnato da Ilaria Biagini al flauto e ai cori, interpreterà dal vivo le une e le altre con lo stile del cantautore e artista straordinario che tutti conoscono. La sua sarà la voce cantante e narrante del concerto, che prevede ad esempio "Vissi d'arte" di Puccini, una versione jazz del canto natalizio "Jingle Bells", la "Patetica" di Chajkowskij, il "Concerto N°2 in Do Minore" di Rachmaninoff (che ha conosciuto nuova popolarità a fine anni '90 grazie al film Shine di Scott Hicks), versi recitati su musica classica rielaborata per l'occasione dal Maestro D'Onghia, canzoni di Roberto Vecchioni riarrangiate per pianoforte e quintetto d'archi, fra le quali Luci a Sansiro, Blumun, Sogna Ragazzo Sogna, Le Rose Blu, Milady, nonchè alcuni pezzi parlati fra una canzone e l'altra, per i quali Vecchioni non esita a citare altri grandi autori come Gassman, Neruda o Borghes.
Beppe D'Onghia, progetto artistico, direzione-pianoforte-arrangiamenti-elaborazione e libera interpretazione orchestrale. Nu-Ork String Quintet: Anton Berovski - I Violino; Alessandro Bonetti - II Violino; Giuseppe Donnici - Viola; Vincenzo Taroni - Violoncello; Maurizio Bucci - Contrabbasso Ilaria Biagini: flauto e cori
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16/07/2009
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