75 milioni per la cooperazione nell'Area Adriatica
Ascoli Piceno | Se n'è parlato in Provincia nel seminario sui fondi IPA. All'incontro, coordinato dal Dirigente Provinciale Giampaolo Emidio Paoletti, ha preso parte anche il nuovo Vice Presidente e Assessore provinciale alle Politiche Comunitarie, Pasqualino Piunti.

L'area del Mare Adriatico
Il programma IPA, che contempla un investimento pari a 280 milioni di euro e registra l'adesione di 8 Stati europei (Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro Grecia e Slovenia) e 7 regioni italiane (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia), intende sostenere la cooperazione istituzionale, economica e sociale dell'Area adriatica e proseguire il programma "Interreg III A" concluso nel 2006. I principali assi di intervento sono: la cooperazione economica, sociale e istituzionale; l'ambiente, tutela ambientale e del patrimonio culturale e le reti di accesso materiali e immateriali.
"Sono particolarmente soddisfatto che tra le deleghe attribuitemi dal Presidente Celani via sia quella delle Politiche Comunitarie - ha esordito il neo assessore Piunti - si tratta, infatti, di un ambito strettamente correlato allo sviluppo del territorio ed aperto alla collaborazione tra enti in una ottica di progettualità di sistema in cui la Provincia può svolgere bene il duplice ruolo di ente programmazione e di coordinamento. Risulta fondamentale - ha aggiunto Piunti - incentivare al massimo l'utilizzo dei fondi comunitari con l'obiettivo di creare nuovi investimenti nel territorio per far fronte alle problematiche occupazionali e, nel contempo, gettare le basi per un immediato rilancio del Piceno. Sono convinto che questo progetto servirà a rinforzare e incentivare il dialogo transfrontaliero tra i Paesi che si affacciano sull'Adriatico e a creare importanti opportunità per tutti i soggetti partecipanti".
"E' importante ricordare - ha spiegato la dott.sa Fausta Ubaldini responsabile "Cooperazione territoriale" della Regione Marche - che i progetti in questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati (Organizzazioni non governative ONG o imprese operanti nei settori specifici del programma quindi, turismo, ambiente, trasporti, energia) ma anche da Università e centri di ricerca pubblici e privati. In questo primo bando saranno finanziati progetti ordinari da un minimo di 500mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200mila euro".
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17/07/2009
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Betto Liberati