Regione e provincia insieme promettono di dare un supporto economico certo e duraturo ad un Festival che sino ad ora ha potuto contare su fondi triennali stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nonché dal Comune di San Benedetto del Tronto, Assessorato alla cultura quale socio fondatore del Bizzarri.

Si torna dunque a parlare di fondi, all'alba della 16° Premio Libero Bizzarri in programma dal 3 all'11 luglio. La Presidente della Fondazione Maria Pia Silla lancia un "grido di dolore" al neo Presidente provinciale Piero Celani nonché all'assessore regionale Sandro Donati con delega alle politiche giovanili, intervenuti alla presentazione del Festival, affinché venga fatta chiarezza in merito all'apporto economico da parte dei rispettivi enti.

Immediata la risposta di Regione e Provincia che insieme si dicono pronte a trovare una strada percorribile affinché il festival non solo sopravviva nel tempo ma possa crescere a livello qualitativo con una certa continuità.

"E' fondamentale l'impegno triennale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno a cui devono associarsi anche Provincia e Regione. Credo - dice Celani - che sia altresì necessaria una promozione a monte dell'evento, nel periodo invernale".

"Ho quasi visto nascere il Festival nel lontano '97 - ricorda poi Donati - per la Regione è un fiore all'occhiello, ma il Bizzarri rappresenta oramai un evento di valenza nazionale e internazionale. Mi farò promotore in merito al supporto economico di questo evento, cercando di reperire risorse ulteriori per la programmazione dedicata ai giovani".

Parole riferite alla sezione di Mediaeducazione che insieme a quella de "Il nostro tempo è ora" si svolgeranno nel periodo autunnale con la seconda parte del Festival Bizzarri, che quest'anno si preannuncia già come un'edizione memorabile.

Tante le novità di quest'anno a partire dalla scelta di portare il Bizzarri tra la gente, Piazza Matteotti nelle serate del 9 e 10 luglio sarà dominata dal maxischermo sul quale scorreranno le immagini di "L'infame e suo fratello" di Luigi Maria Perotti e omaggio a Carlo Delle Piane "La ballata di un uomo brutto" di Sabrina Negri e Dimitris Statiris.

Il festival dunque si apre alla città anziché rappresentare esclusivamente un evento aperto ad intenditori del cinema, un aspetto sottolineato sia dal Vicepresidente provinciale Pasqualino Piunti, sia dall'assessore Margherita Sorge che in seguito ha aggiunto: "il Comune crede nel Bizzarri e la scelta di Piazza Matteotti pagherà".

Grande curiosità intorno alle scenografie dell'auditorium e di Piazza Matteotti su cui il direttore artistico Massimo Consorti concede alcune anticipazioni: "l'auditorium sarà una sorpresa per tutti, con le opere del M° Amadio,mentre per la scenografia esterna è previsto un grande schermo che sarà posizionato nei pressi della Chiesa San Giuseppe, non sarà chiusa al traffico la via adiacente, vi saranno inoltre dei totem in punti strategici".

Simpatica e originale la sigla mostrata alla stampa dai direttori artistici Massimo Consorti e Fabrizio Pesiri in anteprima, che aprirà ogni documentario in concorso. Ideatore e curatore è stato uno degli allievi dell'Accademia Libero Bizzarri, il senese Lorenzo Pallini.

Per ulteriori approfondimenti in merito ai 20 documentari in concorso, i premi e la giuria di questa edizione, i nostri lettori potranno consultare gli articoli correlati.