E' stata attesa a lungo e ci è voluta una lettera di sollecitazioni del sindaco Mario Andrenacci, ma alla fine la comunicazione formale di avvio della procedura di vincolo per il cineteatro Gigli di Porto Sant'Elpidio è arrivata in Comune. La Soprintendenza ha avvisato in una nota l'ente pubblico di aver aperto le pratiche per vincolare alla tutela la vecchia struttura liberty.

Una decisione di cui si sapeva già da quasi due mesi e che già ad aprile, dopo il pronunciamento del Comitato tecnico scientifico di Roma,eraparsa come una decisione quasi scontata da parte della Soprintendenza, ma di cui mancava ancora qualunque formalità. Ad aumentare il malumore il fatto che, già a fine luglio, la notizia dell'avvio delle procedure di vincolo sia giunta al gruppo di Angela Serafini, principale sosatenitrice della battaglia per salvare il vecchio cinema, senza che al Comune fosse arrivato alcunché.

Formalmente non si tratta ancora di un vincolo sul cineteatro. "Dalla comunicazione che ci è arrivata - spiega il sindaco Mario Andrenacci - c'è un tempo non inferiore ai 30 e non superiore ai 140 giorni per presentare memorie ed osservazioni. E' chiaro che ci giocheremo le ultime carte a disposizione per cercare di motivare la nostra convinzione che il cinema Gigli non sia meritevole di essere tutelato".

Sarà dura ed è un'ultima speranza, visto il parere del Comitato tecnico scientifico del Ministero dei beni culturali, che si è espresso per la tutela della struttura. Un parere non vincolante, ma che difficilmente verrà rovesciato dalla Soprintendenza. Intanto il sindaco Andrenacci ha incontrato per la prima volta il nuovo soprintendente e il nuovo direttore generale. "Ho parlato per la prima volta con entrambi nei giorni scorsi - conclude il primo cittadino - Ho trovato persone disponibili e cordiali con cui spero di poter avviare un confronto proficuo ed una collaborazione"