Bagni pubblici trasformati in discarica e in covo di tossici. E' la constatazione di diversi residenti su uno spazio a pochi passi dal centro di Porto Sant'Elpidio, lungo Via Mameli, la parallela al lungomare centro che dà su Piazza Garibaldi. Un casotto in funzione fino a qualche tempo fa per servizi igienici, in pieno centro abitato, in cui proliferano rifiuti e sporcizia.

Lungo la strada la costruzione è abbellita da piante rampicanti, ma sul retro, basta affacciarsi all'ingresso per scoprire uno scenario di totale abbandono. Due le porte, scardinate, di accesso. I bagni non sono funzionanti ed è quasi impraticabile raggiungerli. Ad un'entrata sono ammassati sacchi di immondizia, bottiglie ed altri rifiuti sparsi. Sull'altro lato abbondano escrementi, cartacce, bottiglie. Sparpagliate tante siringhe usate, segno che lo stanzino viene ormai utilizzato abitualmente da tossicodipendenti per appartarsi e fare uso di stupefacenti.

Fuori dalla piccola costruzione giacciono abbandonati anche un materasso ed una branda. Uno spazio che ormai ha cessato di svolgere un servizio pubblico e che d'estate emana anche odori decisamente sgradevoli. "Abbiamo segnalato alcuni mesi fa le condizioni di degrado di quei vecchi bagni pubblici - dice un residente - Abbiamo parlato al Sindaco, ad alcuni assessori ed ai vigili, inoltre sono arrivati alcuni dipendenti comunali per un sopralluogo e per scattare delle foto. Però non si è più mosso nulla. In fondo non ci vuole molto, quella costruzione ormai è totalmente inutile, come bagno pubblico non funziona più e sarebbe sufficiente spendere qualche ora di lavoro per buttarla giù. Ormai quella casetta è solo una discarica di rifiuti ed uno spazio per drogati. Meglio demolirla subito".