Dopo le dimissioni, rassegnate per “evitare sovrapposizioni tra un ruolo di governo in Provincia e quello di consigliere di opposizione in Comune”, di Giuseppe Buondonno, c’è ancora fermento in casa Pd.

Implacabile la posizione dei democratici sulla giunta Di Ruscio. Per il capogruppo Sandro Vallasciani, riunito in conferenza stampa con l’assessore provinciale alla Cultura e Luigi Montanini che gli subentra in comune, “si è a un punto morto, mentre la città continua a perdere occasioni di sviluppo e dibattito”. Mirando ad elezioni anticipate e volendo evitare il rischio commissionamento, il Pd si dice pronto a governare e si appresta ad allargare la coalizione a Italia dei Valori, Sinistra democratica e Verdi.

Un discorso morale vorrebbe dimissionaria un’amministrazione non più in grado di garantire stabilità alla città, ma Saturnino Di Ruscio non sembra disposto a gettare la spugna. Pronto allora il piano B: sfiduciare la giunta. C’è il progetto, ma mancano i numeri. I quindici consiglieri di minoranza non bastano infatti a promuovere la mozione. Ecco allora partita la caccia ai sei consiglieri mancanti. Un finale d’anno incandescente per il Comune di Fermo, che fa presagire novità per il 2010.