I Carabinieri sventano un omicidio ed arrestano un giovane cittadino macedone
Ascoli Piceno | Arrestato per i reati di tentato omicidio, procurate lesioni personali, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello e piantonato dal personale della polizia penitenziaria presso l'ospedale civile Mazzoni.
I militari operanti giunti sul posto si trovavano davanti una scena raccapricciante, nel pianerottolo delle scale del palazzo vi era un ragazzo seminudo, tutto coperto di sangue che con un coltello da cucina di 30 cm. in mano tentava di colpire una ragazza. Soltanto il pronto intervento della pattuglia che con mossa repentina e con il manganello in dotazione colpiva la mano dell'aggressore facendogli cadere il coltello proprio mentre stava infierendo il colpo letale alla vittima.
Immediatamente il ragazzo che precedentemente si era procurato un taglio alla gola tentava di raggiungere i piani superiori e dopo una colluttazione con i militari e con il personale di una pattuglia della questura che successivamente era giunta sul posto riuscivano ad immobilizzarlo.
Il cittadino macedone di anni 30 e la ragazza di anni 26, originaria della provincia di Ancona venivano trasportati all'ospedale civile Mazzoni e ricoverati sono stati riscontrati da quei sanitari rispettivamente affetti da:"ferita da taglio al collo con interessamento piani profondi e, ferita intertrigo primo e secondo dito mano dx di natura autolesionistica" giudicato in prognosi riservata, mentre la ragazza "trauma cranico minore, ferita da taglio sottoculare sx e terzo dito mano sx, contusioni multiple agli arti e lesioni ecchimotichebase del collo da tentativo di strozzamento", giudicata guaribile gg. 28 s.c.
Anche uno dei militari è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari poichè nella collutazione ha riportato un trauma contusivo al primo dito della mano sx.
Il giovane macedone veniva dichiarato in arresto per i reati di tentato omicidio, procurate lesioni personali, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello e piantonato dal personale della polizia penitenziaria presso questo nosocomio.
Al momento si stanno ricostruendo i fatti e si stanno svolgendo indagini per scoprire i motivi che hanno spinto il giovane a commettere il delitto. I due giovani vivevano in due appartamenti ubicati nello stesso palazzo di via Afranio, la ragazza frequenta l'università presso questa città, mentre al momento si sconosce l'attività lavorativa del giovane.
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30/10/2009
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