Per oltre due ore la Sentina e i suoi abitanti sono stati i protagonisti di un pomeriggio culturale che ha fatto rivivere la memoria storica, le tradizioni e le radici sociali della zona.

Ad accertare la bontà del prodotto editoriale sul piano storico sono intervenuti due dei più conosciuti storici locali il prof. Saturnino Loggi e Gabriele Cavezzi che si sono soffermati rispettivamente sulle problematiche della Sentina del ‘500 e sull'annosa questione del conflittuale rapporto tra gli uomini di mare e il fiume Tronto.

In prima fila parterre de roi composto dai protagonisti che della Sentina hanno fatto lo scenario privilegiato della loro vita, gli uomini e le donne che hanno raccontato sotto forma di interviste, riportate nella seconda parte del libro, spaccati di vita e scorci di quotidianità vissuti nella Sentina del ‘900.

Oriente de Nevì, Damuccie de Strechì, i fratelli Brescelle, Marine de Meresitte, Pietro Laureati, Gine de Magnacasce, Mario de Stepite e Amelia de 'Mbrizze, Marenucce de Cià, Delio de Maulò, i fratelli Becciò e Milie de lu Bòcce sono intervenuti, animando la presentazione, ricordando e raccontando momenti di vita intensi, emozionanti e ricchi di umanità.

All'evento erano presenti anche molte autorità: Paolo Canducci, assessore alla politiche ambientali del Comune di San Benedetto del Tronto, Pietro D'Angelo, presidente del comitato di indirizzo della Riserva Naturale Sentina, Andrea Marinucci, consigliere comunale e presidente del circolo Arci Provinciale, Sonia Marinucci, vicepresidente dell'Associazione Sentina e Roberto Di Fede, funzionario della Regione Marche settore ambiente.

Proprio Di Fede, nel suo intervento, ha proposto agli autori del libro di realizzare una versione audio del volume per poter dare la possibilità alle persone non vedenti o ipo-vedenti di conoscere la storia e le storie della Sentina.

In conclusione Albano Ferri e Mirco Pavoni hanno voluto ringraziare tutti gli intervenuti invitandoli a leggere il libro che è a distribuzione gratuita e si può prenotare una copia presso la sede della Riserva Naturale della Sentina. Inoltre hanno ricordato ai politici e agli amministratori, che hanno il compito progettare la Sentina di domani, le volontà testamentarie dei fratelli Sgariglia, marchesi ex-proprietari dell'area, di lasciare la Sentina a beneficio dei poveri.

"Chiediamoci - ha detto Ferri - chi sono oggi i veri poveri? Io ci ho pensato spesso e sono convinto che i veri poveri oggi sono i bambini ai quali, se non cambiamo in fretta il nostro modo di vivere, rischiamo seriamente di non lasciare niente di buono né di bello. E allora, cari amministratori, quando sottoporranno alla vostra attenzione le idee e i progetti per la Sentina, fatevi semplicemente questa domanda: può piacere ad un bambino? Se la risposta è sì, probabilmente è una buona idea".