Trenitalia emargina Marche e Abruzzo. Interventi dell'assessore Olivieri e dei pendolari
Ascoli Piceno | Un compatto fronte di associazioni di cittadini si oppone alla drastica riduzione del servizio ferroviario prevista per le regioni Marche e Abruzzo. Soppresse moltissime fermate degli Eurostar in città strategiche per il lavoro ed il turismo.
di Redazione
L'assessore Filippo Olivieri
Le associazioni firmatarie di un appello denunciano "un danno enorme ed un abbassamento della qualità della vita per diverse centinaia di pendolari interregionali e per quanti hanno necessità di collegarsi con Bologna, Milano e gli altri grandi centri del nord, per cure mediche, lavoro ed università". "E' inammissibile - fanno notare dal Movimento Pendolari dell'Adriatico - che le Marche e l'Abruzzo vengano ulteriormente penalizzate nel trasporto ferroviario dopo essere state le uniche due regioni italiane escluse dall'alta velocità. Un esempio per tutti, l' ES9780 è l'unico collegamento utile in prima mattinata verso Bologna e Milano. Posticipare di 60 minuti questo treno e cancellare fermate come Porto San Giorgio, Civitanova Marche e Falconara Marittima si tradurrebbe in una sostanziale soppressione del servizio per marchigiani ed abruzzesi, che vedrebbero, nella pratica, precluso l'utilizzo di questo servizio fondamentale".
Il Movimento Pendolari dell'Adriatico, in concerto con le altre associazioni firmatarie, Cittadinanza Attiva Marche, Adiconsum Marche, Adoc Marche, Federconsumatori Marche, Assoutenti-UTP Marche, Comitato Treno per Amico, Movimento Difesa del Cittadino Marche, chiedono a gran voce alle istituzioni provinciali e regionali di attivarsi ed opporsi con ogni mezzo, per scongiurare questo cambio d'orario considerato dannoso per il territorio.
"E' inaccettabile - concludono i pendolari - che la notizia delle modifiche, come sempre non concordata né discussa con l'utenza e con le istituzioni locali, regioni comprese, sia trapelata come indiscrezione, confermando l'atteggiamento discutibile di Trenitalia di mettere gli interessati di fronte al fatto compiuto senza possibilità di contraddittorio".
"Se confermata, la decisione di Trenitalia - ribadisce la Portavoce del Movimento Difesa del Cittadino Marche avv. Micaela Girardi - rappresenterebbe un vero danno per tutta la comunità locale. Il sud delle Marche sarebbe tra i più penalizzati: la stazione di San Benedetto del Tronto dal 13 dicembre passerebbe da 14 fermate giornaliere di eurostar ed intercity a due sole".
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01/12/2009
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