Un pezzo di Africa alla Galleria Marconi di Cupra
Cupra Marittima | Una mostra fotografica racconta la realtà del popolo Acholi, costretto dalla guerra a vivere in compi profughi e a veder morire i propri figli arruolati negli eserciti come soldati. Domenica allinaugurazione il Vescovo e il Presidente della Provincia.
di Redazione
I liberi contributi raccolti tramite la vendita delle fotografie saranno consegnati a Don Ciprian Ocen P'Akece e verranno utilizzati per finanziare un dispensario medico, una nursery, ed il sostegno allo studio. All'inaugurazione dell'esposizione organizzata con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, del Comune di Comunanza e del Comune di Cupra Marittima, saranno presenti anche il Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto Monsignor Gervasio Gestori e il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani.
"Siamo contenti e convinti di patrocinare la mostra fotografica sugli Acholi - ha dichiarato l'assessore alla cultura Luciano Bruni - È necessario conoscere i tragici eventi che accadono in Africa, le sofferenze di migliaia di persone, davanti alle quali non possiamo rimanere indifferenti. Importante certo è costruire democrazia e benessere qui in Europa, ma è altrettanto doveroso aiutare, comprendere e rimuovere le sofferenze dei fratelli africani nel loro continente. Ringraziamo quindi la Galleria Marconi che bene si presta, con generosità, ad accogliere mostre e reportage di valore artistico e sociale".
Le foto raccontano la vita quotidiana degli Acholi, attraverso un ideale cammino, dal mattino fino a sera. Le inquadrature vogliono far emergere il sorriso e la dolcezza che si riesce a cogliere sui visi, nonostante anni di violenze ripetutamente subite. Questo popolo che ha vissuto per vent'anni nei campi profughi a causa dei violenti scontri armati tra i guerriglieri di Lord Resistance Army e le forze governative ugandesi, ha visto 100 mila vittime, 25 mila bambini soldato rapiti per combattere, un milione e mezzo di persone costrette a lasciare le loro case e a vivere in accampamenti per rifugiati.
"Quello del nord Uganda - ha commentato il Vice Segretario Generale dell'Onu Jan Egeland - è uno dei peggiori disastri umanitari del mondo e noi, come Nazioni Unite, abbiamo fatto troppo poco". Da circa due anni sono iniziati i dialoghi di pace, tra il Governo dell'Uganda e i ribelli: questa tregua ha consentito alla popolazione di cominciare una lenta rinascita, anche se ancora oggi gran parte degli Acholi vive nei campi profughi e la paura ed il terrore non sono scomparsi. L'augurio è che questo popolo possa trovare presto la pace.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 6 gennaio, dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20. Per informazioni rivolgersi allo 0735.778703, oppure galleriamarconi@vodafone.it, o ancora www.siscom.it/marconi.
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04/12/2009
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