"Chi distrugge non puo' ricostruire. Ancora fiducia?"
San Benedetto del Tronto | "Il delfino" recrimina per non essere statto ascoltato nel passato ed invita i candidati alle prossime elezioni regionali a dare un segnale forte sull'Ospedale cittadino.
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L'Amministrazione guidata dal Dott. Lorenzo Giorgi, trovò mille intoppi da parte delle autorità provinciali prima e da quelle regionali poi, per la creazione dei reparti e servizi e per gli aumenti degli organici del personale, poi nei primissimi anni 1970 ottenne la qualifica di Ospedale Provinciale.
Nel 1978 l'Ospedale di SBT aveva già superato, e di gran lunga, gli Ospedali di Ascoli Piceno e Fermo, sia per la gran mole di lavoro che per la qualificazione raggiunta. Reparti specialistici e quant'altro. Fu il frutto di una serie di iniziative promosse dai politici di allora ottenendo gratificazione e successo.
Il nostro richiamo è una giusta protesta al vertice della Regione e alle Amministrazioni di allora e di oggi: chi comandava nel 1993 fino al 2001 non era forse l'ex Sindaco Perazzoli e capofila dei quattordici comuni? Il Direttore Generale mandato dalla Regione, per ridimensionare i servizi e le specializzazioni che erano state ottenute dall'Amministrazione Giorgi?
Dal 2001 al 2005 non era forse il Sindaco della società civile il Dott. Martinelli, il quale disertò completamente il convegno organizzato dal movimento per le politiche sociali il DELFINO, il 15/06/2002 non un convegno politico, o di parte, ma un convegno che se fosse stato capito avrebbe dovuto risvegliare l'orgoglio e la sensibilità della nostra città! Questo convegno fu disertato da tutti, in primo luogo dal Sindaco capo fila di allora, in secondo luogo dagli operatori della sanità che molto hanno contribuito a declassificare il nostro Ospedale.
Questa voce critica costruttiva non la vollero sentire, nessun Partito, nessun movimento, nessun sindacato, e tanto meno il Sindaco capo fila di allora, limitandosi solo al silenzio; tutto questo portò a nulla, lasciando che la sinistra finisse l'opera iniziata e gli altri portassero a SBT la Sanità che volevano.
I partiti di maggioranza e di minoranza furono latitanti sulla problematica del Nosocomio, ora, in prossimità delle elezioni regionali sono tutti interessati ad apparire, alcuni o quasi tutti quelli che non hanno mosso un dito per non far dismettere il nostro Ospedale, in questi giorni si fanno fotografare sui giornali.
Chi dichiara la necessità di un nuovo Ospedale nella vallata, chi dichiara di voler eliminare i doppioni delle specializzazioni per avere un servizio migliore. Allora vi è da chiedersi: Sigg. candidati alla Regione, il DELFINO è dal 2001 che ripete le stesse cose segnalandole ai Sindaci, alla Regione, ai partiti che gli Ospedali avevano organizzato per proprio conto la propria attività non interessandosi di quanto necessitava la cittadinanza del circondario.
Questo modo di organizzarsi in passato ha creato doppioni delle varie specialità a breve distanza con costi onerosi e concorrenziali con sperpero ingiustificato di denaro pubblico e senza soddisfare i bisogni urgenti del territorio.
Ci auspichiamo che tale suggerimento, da noi avanzato in precedenza e rimasto inascoltato, possa essere preso in considerazione con una convocazione degli esponenti locali dei tre Coordinatori degli Ospedali portatori ognuno delle esigenze locali capaci di portare i propri contributi necessari. Bisogna, pertanto, prendere contatti con l'Ospedale di Ascoli, o con quello di Fermo o con ambedue, per studiare una collaborazione concreta, a livello di consorzio, o di fusione, con unica Amministrazione, con precisi accordi circa la distribuzione delle specialità minori che sono fonti di spreco e col conseguente razionalizzazione del personale eccedente.
Sigg. Perazzoli, Colonnella e Santori, non si possono servire due padroni: o si difende il sud delle Marche che vi votano o si eseguono ordini di partito imposti da Ancona, tutto ciò per aver un seggio prestigioso sia sotto il profilo politico sia sotto il profilo economico!
Quattro anni sono passati e si sta ripetendo la usuale manfrina della ricerca spasmodica dei voti, ma questa volta l'argomento di cui voi tutti vi siete disinteressati è la salute di chi vi ha votato e vi dovrebbe rivotare. Dovreste promettere agli elettori che rivendicherete presso la Regione le potenzialità della nostra Città e del suo hinterland, chiedendo una Divisione di Neurochirurgia e una divisione di Cardiochirurgia specialità queste che non devono essere di dotazione esclusiva e riservata dall'Ospedale Regionale di Ancona, coinvolgendo la Provincia e tutti i partiti.
La potenzialità del nostro Ospedale, la posizione geografica dello stesso impongono necessariamente una riflessione sul punto. E' impensabile che il nostro territorio venga privato di tali importantissimi servizi sanitari. Fino ad oggi la classe politica e dirigenziale, comprendente anche gli stessi attuali candidati, non è stata in grado di raggiungere tale obiettivo. Solo muovendosi in tal senso i citati candidati otterranno fiducia dai cittadini e da questo Movimento da sempre attento alle problematiche dell'Ospedale Civile di San Benedetto del Tronto.
San Benedetto del Tronto lì 18.01.2010
IL DELFINO
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18/01/2010
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