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Un pezzo di Marche in Cina: una mostra celebrerà Padre Matteo Ricci a Pechino

Ancona | Dal 6 febbraio a Pechino una mostra sulle orme del grande intellettuale marchigiano che creò il primo ponte culturale tra la Cina e l’Occidente.

di Redazione

Padre Matteo Ricci

"Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming": la mostra, in Cina per la prima volta, ripercorre le orme di Matteo Ricci nel quarto centenario della sua morte. Gesuita marchigiano, eroe della storia culturale internazionale è stato il primo uomo a stabilire un solido ponte culturale fra Occidente e Cina, aprendo al mondo il grande Paese sul finire della dinastia Ming. L'esposizione si colloca nel contesto del "Progetto Padre Matteo Ricci", ideato e promosso dalla Regione Marche; l'organizzazione è curata da "Mondomostre" e da Filippo Mignini, direttore dell'Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l'Oriente e già responsabile di tre esposizioni su Ricci (Macerata 2003, Roma-Vittoriano 2005 e Berlino 2005).

La mostra, che documenta il primo significativo incontro tra la civiltà europea e la civiltà cinese attraverso la figura e l'opera del gesuita maceratese, è allestita in tre tappe: Pechino, Capital Museum, 6 febbraio - 20 marzo 2010; Shanghai, Shanghai Museum, 2 aprile - 23 maggio 2010; Nanchino, Nanjing Museum, 4 giugno - 25 luglio 2010. I visitatori potranno godere di una selezione di 200 opere, provenienti dalle maggiori Istituzioni museali italiane e cinesi, tra cui capolavori del Rinascimento italiano di Raffaello, Tiziano, Lotto e Barocci che saranno per la prima volta esposti in Cina accanto a preziosi documenti dell'arte e della cultura dell'impero dei Ming.

"Il nostro intento, in occasione del 400^ anniversario della morte di padre Matteo Ricci - spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca - è quello di ricordare la forza delle idee, la cultura, la ricchezza intellettuale di questo gesuita maceratese che riuscì a fare breccia nella corte imperiale cinese e ricevette l'onore mai concesso prima ad uno straniero, di essere seppellito lì. La sua opera è studiata nel Paese che lo accolse mentre è poco conosciuta in Italia".

I risultati dell'opera di Ricci in Cina furono di enorme portata, tanto da fargli guadagnare il titolo di Xitai, "maestro dell'estremo Occidente": conquistò la fiducia del popolo cinese nel quale svegliò un attento e curioso interesse verso il mondo. Una perenne gratitudine quella che la Cina tributa ancora oggi al suo Li Madou (traslitterazione del nome "Ricci Matteo" in cinese). Ma il nome del Gesuita nato a Macerata è legato anche a numerose innovazioni scientifico-tecnologiche, filosofiche e religiose, letterarie e artistiche che fecero di Ricci l'unico occidentale, insieme a Marco Polo, ricordato a Pechino nel grande monumento agli eroi cinesi del secondo millennio.

Le Marche saranno dunque protagoniste di un evento unico nel suo genere, finalizzato a comporre una visione complessiva della figura e dell'opera del grande gesuita, umanista e scienziato, amato forse più in Cina che nella sua terra natale.

18/01/2010





        
  



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