La Marche non possono più aspettare: Rocchi scrive al Ministro Matteoli
Ancona | Caro Ministro, lassenza dei necessari e concordati finanziamenti statali e lattesa delle decisioni rischiano di pregiudicare quanto già realizzato dalla Regione: comincia così la lettera aperta dellAssessore alle infrastrutture Rocchi.
di Redazione
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"L'assenza di finanziamenti statali e l'attesa di decisioni vincolanti rischiano - denuncia l'Assessore - di pregiudicare la funzionalità anche di quanto già realizzato e l'operatività dei progetti già approvati dalla Regione e in attesa di stanziamenti per essere avviati". In particolare, rispetto al fondamentale ‘Piano dei Porti', "dei fondi statali necessari per le opere a mare (128 milioni di euro concordati nell'intesa) non se ne vede l'ombra".
Rocchi si interroga anche riguardo la mancata delibera del CIPE sulla variante dell'Uscita a Ovest concordata già a novembre scorso: "Si tratta di una decisione essenziale per il potenziamento della piattaforma logistica integrata Porto-Aeroporto-Interporto". L'interesse delle istituzioni regionali si pone anche su collegamenti ferroviari strategici come l'Ascoli - Antrodoco, Ascoli - Porto d'Ascoli, Civitanova Albacina e Fano-Urbino. Al Ministro si chiede conferma circa il finanziamento del raddoppio della Falconara-Orte, in particolare nei tratti Fabriano Castelplanio e Gualdo-Fabriano; essenziale è inoltre la decisione del Ministero e dell'ANAS per quanto riguarda il riavvio dei lavori sulla Pedemontana (tratto Fabriano-Sassoferrato) fermi dal 2002 per un contenzioso tra la ditta appaltatrice e l'ANAS.
All'impegno e alla concretezza della Regione Marche (dimostrata dal Premio "Pimby" relativo alla A 14, dagli interventi sulla Fano-Grosseto, dalla consegna dei lavori per le direttissime SS76 Ancona-Perugia e SS77 Civitanova-Foligno, dall'apertura della Bretella di Urbino così come del tratto sulla SS 8 Picena), non ha avuto purtroppo - secondo l'Assessore marchigiano - un riscontro in termini di attività da parte del Ministero.
"Credo sia desiderio di tutti - conclude Rocchi - mettere a frutto gli investimenti fatti e moltiplicare gli sforzi per permettere alla nostra regione, così naturalmente bella ma anche talvolta inaccessibile ai grandi traffici internazionali, di superare quello svantaggio infrastrutturale che è ora di invertire in opportunità e sviluppo. La Regione è già pronta da tempo e sta affrontando con il massimo impegno questa sfida. Le Marche, vista anche la situazione economica congiunturale, non possono aspettare".
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07/01/2010
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