"Le Marche hanno un territorio unico al mondo, da qui passa il rilancio del settore agricolo e agroalimentare". Lo ha detto stamattina Erminio Marinelli, in visita al mercato di San Benedetto. "La giunta uscente di centro-sinistra - ha proseguito Marinelli - ha gestito molto male la politica agricola nella nostra Regione. Ha male utilizzato i fondi pubblici europei stanziandone molto meno di un terzo dei circa 500 milioni di euro del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 per la competitività del settore agricolo". "Biologico, filiera corta, qualità": queste le parole d'ordine per far fronte alla sfida della globalizzazione.

"Con il PDL - ha concluso Marinelli - l'agricoltura delle Marche entrerà a far parte di un nuovo modo di pensare il territorio insieme all'industria turistica e a quella culturale".

Ma il Candidato presidente del Centrodestra torna anche sulla questione "Lehman Brothers": "Dopo queste bugie a catena - commenta Marinelli riferendosi alle dichiarazioni della Giannini - resta solo un fatto: nel 2023 ci troveremo a pagare quasi 50mln di euro a causa dell'incapacità di Spacca e Marcolini. Invece loro insieme alla Giannini, da veri mistificatori, negano e continueranno a negare l'evidenza senza preoccuparsi dei marchigiani. Sapete perché? Perché al momento di pagare non saranno più al governo, ma di questo passo - conclude Marinelli - credo che non lo saranno più già dal prossimo mese".

Il Candidato della sinistra cosiddetta "radicale", Massimo Rossi, risponde invece a Confindustria elencando i suoi punti programmatici per quanto riguarda le politiche industriali: delocalizzazione ed internazionalizzazione delle aziende; ricerca, nuove economie e domanda interna; qualità del territorio innanzi tutto.

Ma ciò che caratterizza il programma di Rossi è la forte centralità delle tematiche legate all'ambiente: "La mia adesione al Patto proposto da Legambiente (rivolto ai tre candidati per la carica di Presidente della Regione) rappresenta la naturale continuità con gli impegni amministrativi di questi quindici anni, prima come sindaco di Grottammare poi come presidente della Provincia di Ascoli Piceno". L'adesione è stata formalizzata in occasione della tappa ad Ancona del Treno "verde" nazionale dell'associazione ambientalista.

Nella prima mattina il Candidato ha invece preso parte alla manifestazione sindacale di Ascoli Piceno in occasione dello sciopero nazionale indetto dalla Cgil: "l'unica strada per superare la gravissima crisi in corso - dichiara Rossi - è costruire un nuovo modello sociale ed economico. Un modello che possa assicurare benessere ai marchigiani e migliorare fortemente la qualità della vita delle nostre comunità".

Per concludere, due "frecciate" agli avversari: "Non mi ha stupito l'assenza di Marinelli visto che rappresenta uno schieramento che, a partire dalle famose "grandi opere berlusconiane" (ponte sullo stretto, centrali nucleari, grandi reti viarie, ecc), intende il territorio come una merce da sfruttare per produrre esclusivamente profitto, e non come bene comune". Quanto a Spacca, "come cittadino marchigiano mi ha fatto piacere la firma del Governatore uscente al patto di Legambiente, ma non posso non notare con malizia che Spacca il patto lo dovrebbe far sottoscrivere anche ai suoi nuovi alleati. Impresa improba visto che in tema ambientale l'Unione di Centro è, se possibile, ancora più oltranzista di Berlusconi!".