E’ duro Sibillini nel replicare al Segretario del PSI Recchi che aveva denunciato politicamente “la strumentalizzazione “ per le vicende della S.P. Mezzina.

“Per ciò che concerne la vicenda della S.P. Mezzina, - dice il coordinatore del PD Claudio Sibillini-  il Sindaco Lucciarini e l’amministrazione comunale di Offida consapevoli della responsabilità del proprio ruolo e nell’ interesse del nostro territorio,  sostenuta da tutte le forze politiche del centro-sinistra e soprattutto dai cittadini, si è attivato per mettere in sinergia,  tutte quelle iniziative volte a ribadire gli accordi concertati e sottoscritti in questi mesi tra la Regione Marche, i Comuni interessati e la Provincia di Ascoli Piceno che, per motivi ancora poco comprensibili, con un atto unilaterale e superficiale ha annullato,  riscritto e comunicato nuove decisioni assunte.

La denuncia di strumentalizzare – continua - quanto si sia stato intrapreso per fini elettorali fatta dal Segretario del PSI Giocondo Recchi, ha del surreale ma mi da la possibilità di chiarire e rappresentare alcune questioni proprio relativamente al modo tutto suo di concepire la politica. Lo faccio assicurando che il sottoscritto ed il PD non replicheranno più al signor Recchi perché non sarebbe dignitoso per i tanti cittadini che rappresentiamo perdere tempo con chi guarda alla politica come ad un affare privato.

 Innanzitutto mi sento di sottolineare che dopo mesi e mesi di assordante silenzio, guarda caso, chi si erge a garante dell’interesse della collettività e dell’etica politica, rompe il suo silenzio proprio a poche settimane dalle elezioni regionali. Conferma che chi vuole fare propaganda elettorale  è proprio Recchi dimostrando di non conoscere minimamente di cosa si stia parlando; di usare una terminologia impropria e di menzionare strumenti di programmazione senza conoscerne il minimo significato e le relative funzioni.

Una conferma dell’interesse – rivela i Sibillini -  rivolto alla collettività da parte del Segretario dello PSI l’ho avuta, non potrei non ricordarlo, proprio alla vigilia delle ultime elezioni comunali, dove l’unica e non trattabile richiesta per sostenere la lista Offida Solidarietà e Democrazia, non era di certo la chiusura o meno S.P Mezzina o le proposte programmatiche relative alla promozione turistica in occasione dei Mondiali Juniores e neanche la volontà di conoscere quali fossero i partiti a sostegno della coalizione: l’unico interesse necessario per addivenire ad un accordo riguardava la modifica dello Statuto Comunale che prevedesse la possibilità di nominare assessori esterni con nome e cognome, facili da immaginare, indipendentemente dalla volontà del voto popolare degli offidani. Insomma, per dirla in parole povere, per il difensore dell’etica Giocondo Recchi l’accordo si poteva fare ma soltanto sulle “poltrone”.

Così come, sempre per rimanere all’etica politica tanto cara (ma solo a chiacchiere) a Recchi, vorrei ricordargli che a tutt’oggi ricopre l’incarico di Vice Presidente del Consorzio Turistico “Riviera delle Palme”, nomina politica fatta dalla passata amministrazione comunale e da quei amministratori oggetto di critica. Il buon senso politico avrebbe voluto già le sue dimissione da diverso tempo, viste le scelte intraprese dal Segretario tra cui quella di ritenere conclusa la sua esperienza con la lista Offida Solidarietà e Democrazia.

Preso atto della  mancanza di sensibilità politica e dell’incapacità di fare un servizio ai cittadini, chiedo, ufficialmente al Presidente del Consorzio di affrontare nella prima assemblea dei soci utile, tale imbarazzante questione politica visto che il rappresentante Comune di Offida ne deve garantire la linea politica che questa Amministrazione sta, con grandi e riconosciuti risultati, perseguendo anche nel settore turistico.

Concludo con un ultima considerazione sul fatto che, tale linea politica intrapresa dal Segretario, ha relegato all’isolamento un partito che da sempre ha rappresentato un punto di riferimento importante nella vita politica del territorio offidano, ridimensionato ad una conduzione familiare se non personalistica, che ne ha comportato la fuoriuscita di quelle realtà e sensibilità socialiste significative, che ci hanno sostenuto anche nelle ultime elezioni e con cui continueremo a dialogare e a confrontarci. Su questo, invece, - conclude il coordinatore PD -  il Segretario del PSI non dovrebbe “stare tranquillo””.