Lo scorso 2 aprile Legambiente ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli per mezzo dell'avvocato Francesco Ciabattoni. La denuncia riguarda un avvenimento di qualche giorno fa ed è relativa ad un sospetto caso di deturpazione ambientale le cui circostanze sono del tutto da chiarire.

Il 23 marzo il Sig. Matteo Farnesi si trovava in località Chiesa della Roccia, nel bosco sovrastante il Cimitero di Piagge. Lì notava che, con una motosega, tre persone avevano già tagliato due grandi querce e si apprestavano a tagliarne una terza. Quando il Farnesi ha tentato di fotografare con il cellulare tale scena chiedendo spiegazioni, i tre se ne andavano subito. A quel punto il sig. Farnesi avrebbe fotografato anche le targhe delle automobili presenti, poi avrebbe telefonato alla Guardia Forestale ed i Carabinieri.

Il giorno successivo una signora residente in località vicina al posto in cui erano avvenuti i tagli di tali grandi querce avrebbe informato lo stesso Farnesi che anche una quarta quercia sarebbe stata tagliata e che tutta la legna era stata portata via.

Il giorno seguente il sig. Farnesi si è recato all'Ufficio Ambiente del Comune di Ascoli Piceno per chiedere spiegazioni sul disboscamento avvenuto il giorno precedente chiedendo di parlare con il Responsabile dell'Ufficio. Gli impiegati gli rispondevano che i tagli in argomento erano stati effettuati perché vi erano tutte le autorizzazioni del caso, ma quando gli avrebbero mostrato le foto dei luoghi (in cui apparivano dei pini ed una quercia sopra ad una roccia) il Farnesi ha protestato, ritenendo che tali luoghi non erano assolutamente gli stessi in cui i tagli erano stati effettuati.

Il sig. Farnesi racconta che a quel punto avrebbe chiesto di conferire con l'Assessore Travanti che però risulatava non essere in sede. Tuttavia sarebbe comparso dopo qualche istante ( sembra che poco prima Farnesi avesse minacciato di riferire la notizia alla Stampa).

All'Assessore il Farnesi dice di aver ripetuto le stesse domande che precedentemente aveva rivolto agli addetti all'Ufficio e questi gli avrebbe mostrato la stessa foto che l'Ufficio gli aveva precedentemente fornito. Pertanto il sig. Farnesi gli avrebbe nuovamente eccepito che quelle immagini non erano relative ai luoghi in cui erano avvenuti effettivamente i tagli di querce. A quel punto l'Assessore si sarebbe irritato e gli avrebbe intimato di uscire subito dall'Ufficio altrimenti avrebbe chiamato i Carabinieri.

A questo punto il Farnesi si è rivolto a Legambiente, che, per mezzo della responsabile del Circolo di Ascoli Piceno, arch. Diana Di Loreto, ha raccolto tutta la documentazione necessaria (la dichiarazione del testimone ed un DVD con le immagini da lui scattate). Tale documentazione è stata consegnata all'avv. Ciabattoni che, come già detto, ha presentato l'esposto alla Procura.

Sta ora alle autorità esperire tutte le opportune indagini in merito al taglio delle suddette querce e verificare se effettivamente tali tagli erano tutti autorizzati ed i motivi di un'eventuale autorizzazione, se pertanto essi erano legittimi e se ne sussisteva l'effettiva necessità.