Una donna nel futuro prossimo della Slovacchia.
| Iveta Radicova, il nuovo primo ministro slovacco
di Antonella Roncarolo
Iveta Radicova è una bionda signora di 53 anni, leader dell'Unione cristiana e democratica slovacca, sociologa, che tre giorni fa ha ricevuto l'incarico di formare il nuovo governo dopo il voto del 12 giugno.
Ebbene sì, la squadra che ha sconfitto l'arroganza del calcio italiano e non solo, avrà come primo ministro una sorridente signora con il pugno di ferro che dopo l'8 luglio, quando il suo governo si insidierà, avrà a che fare con una riforma fiscale e una finanziaria per far uscire il suo paese dalla crisi economica che lo sta mettendo in ginocchio.
Questa è la Slovacchia, un paese a molti sconosciuto, tanto da far confondere i vertici della Fifa che lo hanno scambiato con la Slovenia, un paese che è uscito dalla Rivoluzione di Velluto, quella della separazione dalla Repubblica Ceca, con grandi problemi economici e sociali.
Oggi il nostro ministro Calderoli, tanto per non perdere un'altra occasione per stare zitto, ha dichiarato che quel paese vincente è frutto di una secessione.
Ma la Slovacchia è sempre stata la Cenerentola dell'ex Repubblica Cecoslovacca, è tuttora alle prese con l'integrazione dei numerosi gruppi etnici, con riforme sostanziali del sistema produttivo e della pubblica amministrazione ancora immersi nel retaggio della politica dell'ex Unione Sovietica.
Bratislava, inoltre, non è meta del turismo europeo come lo è la splendida Praga.
Eppure questo piccolo Stato ha avuto la forza di cambiare. E il volto di questo cambiamento è un volto femminile.
Ho già scritto su questo argomento che mi sta molto a cuore. Non ritengo che donne come la Radicova o uomini di colore come Obama siano più abili degli uomini o dei bianchi a governare.
Ma rappresentano un segnale, una speranza verso il futuro.
E' questo segno che manca nel nostro paese, dove l'unica novità dell'estate è un nuovo ministro leghista che chiede subito il legittimo impedimento per evitare un processo per corruzione.
E' questo segno che chiedo anche al paese in cui sono nata e dove ho scelto di vivere, San Benedetto, che a mia memoria non ha mai avuto un candidato sindaco donna.
Conosco le storie delle donne che fanno politica, professioniste di successo, madri e cittadine che credono nello sviluppo della loro città. E' ora di lasciare spazio a loro.
"Gli uomini mi guardavano di traverso perché volevo continuare le trattative politiche anche durante la partita con l'Italia", ha dichiarato alla televisione TA3 Iveta Radicova.
Signora Radicova, porti pazienza con i suoi uomini, in Italia i nostri parlamentari erano tutti nel transatlantico al loro posto, con i computer collegati con il match degli azzurri.
A lei auguriamo buon lavoro, alla squadra slovacca e al suo paese un cammino vincente.
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25/06/2010
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Betto Liberati