Lara Gut: una campionessa a San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto | Il grande talento svizzero parla di sé e delle sue speranze per il futuro, spiegando anche come lo sci sia specchio dell'anima
di Lorenzo Picardi
Lara Gut con il fratello Jan nella palestra Corpus di San Benedetto del Tronto
Sembra che San Benedetto abbia un fascino particolare per gli sciatori. Dopo aver ospitato la nazionale italiana negli ultimi 15 anni, per il secondo anno consecutivo ha accolto quella svizzera. Fra le atlete c'è una ragazza di soli 19 anni, che è già vicecampionessa mondiale in supercombinata e in discesa libera: Lara Gut. Quando l'ho intervistata, era in compagnia di Jan, il fratello minore di 15 anni, con il quale - udite udite - va molto d'accordo. "Vedendoci poco il nostro rapporto è ancora più forte" mi ha detto.
Innanzitutto, come ti trovi a San Benedetto?
Bene. Avevo già visto le foto, anche perché la nazionale di sci italiana c'era già stata; poi c'è anche il mare.
I sambenedettesi, invece, come sono?
Be', veramente ho parlato solo con le persone della palestra e quelle delle gelaterie (ride).
Parliamo delle tue condizioni fisiche: tu vieni da un brutto infortunio all'anca, come procede il recupero?
Ormai bene, il peggio è passato; riesco ad allenarmi bene.
Che obiettivi hai per questa stagione, allora?
Il primo obiettivo è di ritornare: sono stata ferma un anno. Io sto bene fisicamente, però è un anno che non corro. Ritornare dove ero, poi magari arrivare anche un po' più in alto.
Nel momento in cui sei pronta per partire, a cosa pensi?
Niente. Sono una che si concentra molto quando parte, però generalmente mi diverto con il mio skiman.
Quindi immagino che anche quando sei in pista non pensi troppo.
Credo sia una cosa molto istintiva fare sci, perciò mi rendo conto quando inizi a pensare c'è qualcosa che non va. Uno pensa ma non sa dire cosa pensa. Da quando parto fino all'arrivo.
Tre aggettivi per descriverti in pista.
Sicuramente la prima cosa è che sono spontanea, la seconda spericolata, la terza è che mi diverto
Queste qualità sono le stesse di Lara fuori dalla pista?
Io credo che lo stile, il modo di sciare corrisponde a come si è in verità: ad esempio gli austriaci sono molto più inquadrati, più tranquilli e sono certamente così anche di persona; prendi un Bode Miller che è pazzo furioso in pista ed è esattamente la stessa cosa nella vita. Perciò anch'io sono così: sono spontanea, sono diretta e mi diverto; penso che la mia sciata corrisponda a come sono in realtà.
Hai nel panorama sportivo un idolo, o un atleta da prendere come modello?
Be', io ho avuto la fortuna di poter cominciare a sciare a 10 anni con la Contreras, una sciatrice spagnola, perciò è lei che per 5 anni mi ha insegnato tutto di questo mondo ed è a lei che devo tantissimo; poi c'è stata l'austriaca Götschl che quando sono entrata in coppa del mondo per la discesa ed il SuperG mi ha preso sotto la sua ala, perciò sono sicuramente loro due le atlete che mi hanno insegnato di più.
Che rapporti hai con le altre sciatrici?
Diciamo che è come in una classe: con alcune fai amicizia, vai d'accordo, c'è voglia di sentirsi anche d'estate, con altre invece siamo solamente atlete che gareggiano l'una contro l'altra.
Invece con le coetanee?
Con le coetanee il problema è che sono sempre via, perciò a casa ho solo la mia vicina con cui ho ancora contatti; le altre con cui andavo a scuola prima non le sento più. Adesso stanno arrivando anche delle ragazze giovani, tipo Thoni o la Marsaglia che hanno la mia età; le ho conosciute 3 anni fa quando ero in Coppa Europa con loro, anche se non sempre gli atleti accettano che ci sia uno che vada più forte. Comunque è arrivato il momento in cui diventeranno più forti, come quest'anno la Brignone.
Che rapporto hai con gli altri sport? Per esempio ce n'è uno che preferisci praticare, anche non avendo molto tempo con gli allenamenti?
In realtà mi piace giocare moltissimo a pallavolo, a beach volley, e mi piace arrampicare, cosa che purtroppo non ho praticamente mai il tempo di fare. Da guardare mi piace anche il calcio; mio padre è stato allenatore perciò non sono così imbranata a giocare. Mi piace guardare anche l'hockey, però essendo atlete, stando sempre in giro, non vediamo praticamente mai quello che succede.
Quindi stai seguendo i Mondiali di calcio.
Sì, certo. Devo dire che non li ho trovati tanto appassionanti quest'anno.
Un pronostico, secondo te chi vince, o magari chi speri che vinca?
Uh! Non lo so chi vince! Io spero nella Spagna o nell'Olanda ma la Germania è forte; per come ha giocato è quella che se lo merita di più (l'intervista risale al 07-07-2010, giorno della semi Spagna-Germania, ndr).
Ma è una mia impressione o dagli Europei 2008 in Svizzera l'interesse per il calcio è cresciuto?
C'è da dire che è sempre così quando c'è un exploit. Per esempio, nel 2001, nel 2003, c'era l'Under 20 che era diventata Campione del Mondo e lì ne parlavano come se nel 2002, nel 2006 avremmo vinto i Campionati del Mondo maggiori. È la stessa cosa: l'anno scorso sono diventati Campioni del Mondo Under 17; però non c'è una passione calcistica come quella che c'è in Italia.
Senti musica prima di gareggiare?
Io vivo abbastanza con l'IPod.
Che musica preferisci?
Prima di una gara sono abbastanza sul genere hip hop, poi dipende, quando sono stanca ci sta anche la musica classica. Sono per molti generi, tranne che per la tecno e il rap troppo spinto.
Un cibo a cui non rinunceresti mai?
La cioccolata! (ride) Bruciando nello slalom 10000 calorie, preferisco meglio un piatto di pasta asciutta che uno di insalata. Così anche con i dolci: dovendo scendere ed non essendo molto alta meglio un chilo in più che uno in meno. Poi con le tute che abbiamo non è che ci riscaldiamo tanto! Quindi meglio non essere troppo magre.
Bene, io avrei finito.
Ok. Abbiamo fatto presto!
Grazie di tutto!
Di niente
Aspettando l'inverno per rivederla - magari vincente- sulle piste da sci ringraziamo Lara per la sua simpatia e disponibilità.
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10/07/2010
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