Sant'Emidio, protettore dei terremotati
Ascoli Piceno | Si sta svolgendo in cattedrale il mese di preparazione alla festa del Patrono. Ogni mattina il Vescovo Montevecchi celebra una funzione presso la cripta che raccoglie le spoglie del santo.
Al mattino, alle ore 7, la santa Messa, celebrata dal Vescovo Mons. Montevecchi con breve omelia , quindi la preghiera al Patrono con la benedizione della sacra Reliquia contenuta nell'artistico braccio realizzato dall'architetto Vannini nel 1400.
"Non si può, infatti, arrivare alla solennità della festa impreparati - spiega Don Baldassarre Riccitelli, parroco della Cattedrale - l'obiettivo di catechesi, in quest'anno, è annunciare, celebrare, vivere la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Il Padre nostro".
Dopo il terremoto del 26 novembre 1972 che nella nostra città raggiunse il nono grado della scala Mercalli, il Vescovo Mons. Morgante di v.m. scrisse una lettera pastorale nella quale introduceva che la devozione a Sant'Emidio deve essere esplicitata in modo intelligente come adesione di fede al messaggio evangelico che il Santo ha divulgato nel Piceno.
"Il culto a sant'Emidio come protettore nei terremoti - aggiunge Don Baldassarre - è soltanto un aspetto della venerazione che gli dobbiamo. L'essenziale è incontrare nella Parola il volto di Dio che si manifesta in Gesù crocifisso e risorto. Messaggio che il Santo ha Partecipare a questo mese non è solo il particolare legane al patrono a ravvivarsi, ma ritrovare l'annuncio del Vangelo in un mondo senza verità e valori in preda ad ogni emergenza".
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12/07/2010
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Kevin Gjergji