Archeopatie II, la mostra di Gianni Ottaviani a Grottammare
Grottammare | La mostra dell'artista di origine grottammarese è stata inaugurata il 31 luglio e resterà aperta al pubblico fino al 5 settembre presso le sale del MIC.
di Redazione
Ottaviani è nato a Grottammare nel 1939 e «dopo quasi mezzo secolo dalla sua prima mostra al Kursaal, torna ad esporre nello stesso spazio», sottolinea il sindaco Luigi Merli.
Ermanno Arslan, archeologo, racconta il rapporto d'amicizia che da anni lo lega a Gianni Ottaviani: «quello di Gianni è un percorso che doveva necessariamente passare da Grottammare; noi abbiamo cominciato a frequentarci e lavorare insieme nei primi anni '70, quando lui aveva già compiuto passi importanti nel suo percorso artistico e io ero un giovane archeologo che si occupava di beni cultrali sotto il profilo etnologico. Ci siamo incontrati "sulla pala", nel pieno della pratica del nostro lavoro, e abbiamo trovato forti affinità nei nostri percorsi di ricerca: Gianni credeva nella necessità di scavare nello spirito umano, individuando così l'archeologia di ciascuno di noi e della storia delle nostre vite».
«Gianni è drammaticamente complicato» continua Arslan, entrando in un'analisi più specifica dell'arte di Ottaviani «il termine "archeopatie" veicola del resto anche un'idea di partecipazione dolorosa alla sofferenza, che può essere positiva o negativa, ma è comunque partecipazione profonda e piena; nelle sue opere c'è sempre uno spazio di indefinito, sono opere che domandano di essere lette per riuscire ad entrare negli spazi tridimensionali che esse reano, e penso soprattutto ai teatrini, luoghi di magia, narrazione, mito. Un mito che, dalle più remote antichità, arriva fino a noi, oggi. E quest'idea di indefinito si ricollega all'approssimazione insita nel lavoro dell'archeologo, e soprattutto all'impossibilità, come uomini, di approssimarci pienamente al nostro contemporaneo.
In questo senso è significativo che Gianni si sia occupato molto alla storia dei Piceni, una storia carica di incertezza e indefinitezza, oltre che poco conosciuta».
Gianni Ottaviani ringrazia l'amministrazione comunale di Grottammare per l'accoglienza e invita il pubblico a vivere da sé la mostra perché «sono le opere che devono parlare, non gli artisti».
I visitatori sono poi invitati ad una partecipazione attiva attraverso lo spazio della "discarica", al centro del locale principale del MIC, dove Ottaviani ha raccolto «vecchie cose, pennelli, attrezzi di lavoro, ma anche biglietti del cinema, del teatro o del treno per donare loro nuova dignità artistica»; il pubblico può liberamente pescare nella "discarica e portare" con sé i piccoli oggetti, conservandoli in bustine di plastica appositamente predisposte e firmate dallo stesso Ottaviani.
La mostra "Archeopatie II" di Gianni Ottaviani è stata inaugurata sabato 31 luglio e resterà aperta al pubblico presso lo Spazio Espositivo MIC (Museo dell'Illustrazione Comica) del Kursaal di Grottammare fino al 5 settembre con i seguenti orari (l'ingresso è libero):
martedì, mercoledì e giovedì 21:30 - 23:30
venerdì, sabato e domenica 18:00 - 20:00 / 21:30 - 23.30
lunedì chiuso
|
03/08/2010
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
San Benedetto
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati