Un'altro appello per il Meletti
Ascoli Piceno | Sul caso della prolungata chiusura dello storico Caffè interviene anche il senatore Stefano De Lillo, originario di Monteprandone, con un'appassionata lettera aperta.
Il senatore Stefano De Lillo
Dr. Vincenzo Marini
Presidente Meletti srl
Ing. Mario Tassi
Sindaco di Ascoli Piceno
Avv. Guido Castelli
Avv. Walter Barboni
Presidente circolo culturale Ascoli Viva
Cari amici,
Ho avuto conoscenza della chiusura del bar Meletti, fiore all'occhiello e biglietto da visita della Città per turisti e cittadini che da fuori vengono ad Ascoli per conoscere il patrimonio storico, artistico e culturale del territorio marchigiano.
Ad Ascoli il Caffè Meletti è un'istituzione e gli inizi delle attività del locale risalgono al lontano dicembre 1905, quando Silvio Meletti, industriale produttore di liquori, acquistò l'immobile ad un'asta pubblica.
Da allora esso è noto per la sua ricercatezza e per l'estetica della palazzina che conserva tutto il fascino dello stile liberty.
La sua chiusura sembrava dovesse durare il tempo strettamente necessario a consentire alcuni lavori di restauro. Sento invece che si procrastina inspiegabilmente.
Non solo. Ma talune circostanze lasciano presagire una preoccupante indeterminatezza dei tempi di esecuzione dei lavori: le serrande sono sempre abbassate né si percepiscono all'interno movimenti che indicano attività lavorative in atto; rimane visibile solo un cartello recante la scritta "lavori in corso" che lascia estremamente perplessi tutti coloro i quali auspicano che una istituzione cittadina, quale è il bar Meletti di Ascoli, venga al più presto, in tempi ragionevolmente brevi, riportato ai fasti che da sempre gli sono congeniali.
Nel rivolgere un fervido invito al Presidente Marini, all'ing. Tassi ed al sindaco Castelli, affinché ciascuno per gli ambiti e le sfere di propria competenza, si faccia carico di restituire in tempi brevi il caffè Meletti - cuore del centro storico della Città - ai cittadini, faccio anche un caloroso appello di farsi parte attiva perché il "Senato" della città riapra al più presto i battenti.
Distinti saluti
Sen. Stefano De Lillo
Roma, 9 novembre 2010
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13/11/2010
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