Aria di festa al Madonna del Soccorso: Emanuela Capecci, Valentina Mariotti, Daniele Piunti e Barbara Poli - i quattro ragazzi che hanno scelto di prestare il servizio civile all'ospedale - sono grati per la bella esperienza formativa ed educativa e, anche se per l'anno che viene il progetto non è stato finanziato, Novelli sembra soddisfatto. Forse l'incontro sindacale avuto stamattina con i rappresentati dei lavoratori contribuisce al clima di distensione: "Tutti i contratti a scadenza sono stai rinnovati, per il tempo più lungo possibile, tenendo anche in considerazione l'arrivo dei primari che vorranno farsi la loro squadra" annuncia con soddisfazione Antonio Maria Novelli.

"Due ostetriche, sei fisioterapisti, tre tecnici di laboratorio, sono solo alcuni dei contratti che nel breve periodo vanno prolungati. Con i sindacati ci siamo confrontati in un clima costruttivo per la negoziazione del piano occupazionale, in questa che è una zona con una situazione di grande sofferenza". Così Novelli rivela che il primario chirurgo arriverà entro dicembre mentre a gennaio è prevista la scelta dell'ortopedico, nella short list dei tre nomi selezionati dalla commissione in base al concorso, su cui poi il Presidente della zona 12 esprimerà la sua preferenza.

In agenda anche i lavori da fare, come la cabina elettrica, ma soprattutto le ipotesi di sviluppo strutturale per l'anno 2011. "Prima aspettiamo il nome che uscirà su Ascoli" dice Novelli che difende l'idea dell'ottimizzazione dei servizi secondo la riorganizzazione in un'ottica di area vasta che segua una logica di integrazione delle strutture - amministrativa prima e clinica poi. "Area vasta e poi anche azienda Marche sud, ma quello che conta è l'ospedale unico" scandisce Novelli.

Risorse concentrate in un unico plesso e ottimizzate grazie alla velocità e alla contemporaneità garantite dall'evoluzione tecnologica, con i soldi che avanzano da investire meglio di come avviene oggi - con le attuali disfunzioni di un sistema di doppioni che funzionano entrambi male e sono sempre a corto di risorse. Una vera sfida, e il guanto è in terra che attende che gli venga reso onore.