Cena al buio: il gioco di una sera per alcuni che cambia la prospettiva di vita di molti
San Benedetto del Tronto | Venerdì 19 novembre 2010 lUnione Italiana cechi e ipovedenti di Teramo in collaborazione con il Ristorante Don Casorello (partner del Cocalos Club) di Paoloantonio e sponsorizzato dal Cocalos Club presenta: la Cena al Buio.
di Giuseppina Pica
Si chiama “Insieme verso l’autonomia”, il progetto della durata di 12 mesi, rivolto all’espletamento di attività riabilitative specifiche per 31 utenti pluriminorati, residenti nel territorio della provincia di Teramo. Aderire e contribuire all’iniziativa in questo caso non solo è facilissimo ma anche molto molto interessante, un’esperienza fuori dal comune capace di coinvolgere tutti i sensi, tutti escluso uno naturalmente.
Si tratta di una cena organizzata in una sala tenuta rigorosamente al buio, nella quale gli ospiti vengono guidati da personale non vedente per vivere un'esperienza unica, che va molto aldilà del semplice atto quotidiano del cenare. Il buio dura all’incirca un’ora e mezza, al momento del dessert la sala verrà illuminata da candele. Il costo della cena è di 25 euro a persona e parte del ricavato verrà devoluto all’associazione a sostegno del progetto “Insieme verso l’autonomia” rivolto ai ciechi pluriminorati (che oltre a non vedere hanno altre disabilità). Il progetto “Insieme verso l’autonomia”, della durata di 12 mesi, è rivolto all’espletamento di attività riabilitative specifiche per 31 utenti pluriminorati, residenti nel territorio della provincia di Teramo. Queste attività comprendono: assistenza domiciliare, attività espressive - manuali – occupazionali presso il Laboratorio sito nella sede dell’Unione Italiana Ciechi di Teramo in via Bafile (zona Cona) nel quale sarà altresì attivato un servizio di supporto psicologico, fisioterapia, musicoterapia, pet terapia, attività di riabilitazione, orientamento e mobilità ed autonomia personale, il tutto assicurato mediante la collaborazione di tecnici del settore, professionisti ed operatori qualificati. Inoltre questo tipo di eventi consentono di sensibilizzare le persone offrendo loro, al contempo, un momento unico e inconsueto per divertirsi.
Gli obiettivi della “Cena al Buio” sono molteplici. Ridurre la distanza psicologica tra chi ha perso il bene prezioso della vista e chi non ha, per sua fortuna, questa minoranza visiva. Risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto, dell’udito. Giocare a riconoscere le cose, a distinguere oggetti comuni senza la vista, a godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. E per finire contribuire attivamente ad un progetto di solidarietà.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti conta circa un migliaio di associati disabili visivi in tutta la provincia di Teramo e dall’anno della sua fondazione nel 1976 (1920 a livello nazionale, quest’anno si festeggiano i 90!!!!!) si è occupata da sempre dell’integrazione sociale dei ciechi in tutti gli ambiti della società, da quello lavorativo a quello più importante che è la scuola. Ha dato e dà ogni giorno a questi ragazzi la possibilità di seguire i loro percorsi scolastici con dignità ed efficienza, attraverso il lavoro degli assistenti che si occupano di saper rappresentare queste problematiche ad un mondo che troppo spesso non sa affrontare certi problemi e non riesce a trovare delle soluzioni.
“Molti di noi credono che un cieco, però, senta meglio o abbia un tatto più sviluppato…o per lo meno ci consola pensarlo, ma non è così. Queste persone passano la loro vita ad “allenare” i sensi residui perché devono farlo, per poter avere una vita sociale dignitosa,lavorare, crearsi una famiglia, educare i loro figli, insomma, fare quello che facciamo noi, ma con un senso in meno.”
Italo di Giovine Presidente dell’Unione italiana cechi di Teramo.
“E’ stato per gioco che mi sono avvicinato all’iniziativa, poi conoscendo i referenti dell’associazione, mi sono reso davvero conto dell’importanza che il progetto riveste nella vita di questi bambini, ragazzi e adulti che tutti i giorni devono relazionarsi con tutti gli ambiti della società. Oggi mi sento onorato di poter contribuire fattivamente all’iniziativa.”
Albino Manoli Ristorante Don Casorello
Per info e prenotazioni
Italo Di Giovine: 389.1861071
Ristorante Don Casorello: 0861.841000
Ristorante Don Casorello via Giovanni XXIII di Paoloantonio di Sant’Egidio alla Vibrata (TE)
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18/11/2010
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