Scritto dal poeta Lucilio Santoni e della giornalista Mirella Fanunza. Un volume basato sulle toccanti e dolorose vicende esistenziali dell'abruzzese Antonella Algia Flati, anche lei presente all'evento, realizzato in collaborazione con la libreria La Bibliofila e l'associazione "I luoghi della scrittura".

Per l'occasione è giunta a San Benedetto del Tronto una madrina d'eccezione, Enrica Bonaccorti, che si è soffermata sui due livelli di scrittura e di modi diversi di raccontare la stessa storia: la conversazione telefonica-intervista avuta dalla protagonista con il poeta Lucilio Santoni, che la commenta anche con riferimenti letterari, e la narrazione, avvenuta tramite facebook, di Mirella Fanunza.

Dopo aver conversato con Lucilio Santoni sull'ultimo libro delle Edizioni Marte, rappresentato nell'occasione dal titolare Giuseppe Damiani, la conduttrice radiofonica di "Tornando a casa" ha sottolineato la capacità d'amare di Antonella Flati, nonostante tutto quello ha subito.

L'abbandono che è stata costretta a subire all'età di un anno e mezzo, la dura vita in collegio, le adozioni forzate e rifiutate, una maternità prematura che l'ha riportata nel collegio per ragazze madri e le difficoltà incontrate nella volontà di ritrovare la sua famiglia, al posto di quelle avute dai tribunali per affidamento.

E ancora, la separazione dai fratelli, le storie di amori sbagliati, i figli nati da unioni sfortunate e la riconciliazione con i genitori. Fino al più recente matrimonio, successivamente finito, con una sua vecchia amica d'infanzia, nel frattempo diventata uomo, con la quale la protagonista del libro aveva vissuto da bambina, in collegio.

"E' una sopravvissuta" ha detto Enrica Bonaccorti, che aiuterà la donna a conoscere Renato Zero. Con la sua musica, infatti, l'artista è stato di grande aiuto nei momenti più brutti della vita di Antonella Flati.

Per le Edizione Marte, "Sapore aspro d'amore" inaugura una collana di libri che aiutano a capire il nostro tempo: approfondimenti letterari e sociali che rispondano a una ragione inquieta. Un progetto sotto forma di percorso, attraverso la vita di persone che camminano dentro la storia dei nostri giorni, dentro le idee che costruiscono il tessuto sociale e contemporaneamente dentro la follia quotidiana che tutto dissolve.