"Forse Celani non lo sa ma una camomilla può essere più forte di un caffè, con l'errato tempo di infusione!", così Gaspari risponde alla polemica con il Presidente della Provincia Piero Celani. "Apprendo che si permette di fare delle considerazioni del mio tasso di gradimento in città - dimostrando così che la Provincia è scesa in campo per le comunali - ma farebbe meglio a spargere il sale sulle strade provinciali, per fare un servizio alla comunità che sta amministrando. Le rampe della sopraelevata erano ghiacciate stamattina e il traffico è stato a lungo fermo".

Poi Gaspari scende nei dettagli della querelle: "Le risposte dovrebbero essere puntuali. Celani afferma il falso quando dice che nella seduta della nomina del vecchio cda io non c'ero. Io c'ero, potete verificarlo nel verbale della riunione. E quello uscente è stato un cda capace di implementare i numeri del trasporto pubblico fino a 1.000.000 di Km, obiettivo raggiunto nel 2010. Perché quelle nomine sono state fatte per capacità e non in base alla spartizione tra destra e sinistra. Loro invece hanno fatto un mero assalto alla diligenza".

E ribadendo la totale assenza di convergenza sui nomi attribuiti da Celani alle preferenze del centro sinistra, raccoglie il guanto di sfida del ricorso al Tar della Provincia sull'art. 29, fissata per il 13 gennaio: "Celani sta facendo una battaglia contro la città, un approccio tutt'altro che responsabile. E a chi mi lo accusa di non avere esercitato autorevolezza subendo il risultato, risponderò spiegando che il diritto azionario si basa sulle quote e non sull'autorevolezza". Perché la matematica non è un'opinione.