Ancora una volta l'Amministrazione Comunale guidata da Castelli ha dato prova della mancanza di determinazione e del coraggio necessari per affrontare i gravi problemi che la nostra città si trova davanti.

Anche sulla definizione dei rappresentanti del Comune in seno al Consind si è preferito rinviare un'altra volta una decisione e dunque una assunzione di responsabilità in merito a questo importante Ente.

Ciò è tanto più sorprendente vista la solerzia e la preoccupazione con la quale alcuni importanti esponenti del centrodestra hanno puntato l'attenzione nei giorni scorsi sui gravi problemi che attanagliano l'ente.

Dimenticando, peraltro, di aver fatto parte del consiglio di amministrazione negli anni passati, hanno preferito una non soluzione e hanno scelto di perpetrare, senza curarsi delle possibili, gravissime conseguenze sul bilancio comunale, il gioco dello scaricabarile e del rimpallo di responsabilità per mere motivazioni politiche.

Scegliere i componenti del Consiglio Comunale in seno al Consind significava, giovedì sera, il primo passo per prendere il coraggio della scelta da fare in merito alla crisi dell'ente, con l'obiettivo di frenare l'emorragia di perdita di 12.000 euro al giorno (pari allo stipendio annuale di un operaio!!) che vi grava e tentare di individuare una soluzione che sia la meno dolorosa possibile per le casse del Comune e per i lavoratori dell'ente. Si è preferito non fare nulla, come sempre. Come con il contratto Saba, come per il recente regolamento comunale di salvaguardia del Centro Storico, ennesima scatola vuota che lascia tutto com'è oggi, come per le tante occasioni perdute per la nostra città a cui invece serve, ora più che mai, una classe politica forte e capace di scelte.

Stefano Corradetti

Capogruppo Consiliare del Partito Democratico al Comune di Ascoli Piceno

Silvia Parlamenti

Capogruppo Consiliare della Lista La Primavera di Ascoli