I Solisti Piceni guidati dal maestro Benedetto Guidotti e gli attori della Ribalta Picena con a capo Giancarlo Brandimarte esprimono le due anime che fecero dell'Italia un Unico Paese.

I sentimenti dei patrioti che tra i musicisti dell'epoca ebbero molti esponenti di prim'ordine rivivono nelle note della musica inedita composta dal conterraneo Giuseppe Neroni, che si fregiò dell'onore di ospitare il re Vittorio Emanuele e contribuì in modo attivo all'Unità.

L'atmosfera carica di emozione, che esplode nel grido "Viva l'Italia" incitato da Margherita Sorge, si distende nel sorriso di fronte alla ricostruzione fedele degli attori, quando danno la voce al popolino sambenedettese, imbrigliato tra il papato e il reale sovrano, esprimendo gli umori della gente di allora nell'immediata e esilarante semplicità del dialetto sambenedettese.

"Il concerto è stato il momento in cui la città racconta un pezzo di storia, quando i suoi abitanti erano poco più di 6.500 e il paesaggio era segnato da un'incasato che definire misero è già tanto" spiega Benedetta Trevisani, attiva promotrice dell'evento. Una città che oggi, con i suoi 48.000 abitanti è cresciuta da allora bel 7.5 volte, come nessun altra nella provincia picena, che vuole dare voce a tutti i suoi abitanti e addensare sul porto le aspettative per il futuro.

E la commozione raggiunge i cuori dei tantissimi presenti con la dedica del concerto alle vittime innocenti del Giappone, che nella dignità dei sopravvissuti esprime il sentimento di grandezza di un Popolo.