Solidarietà all'uomo Panichi prima ancora che al commerciante e al vicesindaco. Una rapina a mano armata a volto scoperto di giorno nel pieno centro cittadino e con la consapevolezza della presenza di un impianto di videosorveglianza rappresentano un fatto di una gravità senza precedenti. Ciò deve imporre una riflessione sul sistema sicurezza, nel privato come nel pubblico.

Servono più risorse e più uomini per le forze dell'ordine. Gli organici, anche quando a pieno regime, e questo sicuramente non è nella locale stazione dei carabinieri, dove di fatto operano in questo momento in meno tre unità, sono calibrati per una tipologia di società civile e quindi anche criminale superata dalla storia. Gli operatori di pubblica sicurezza fanno anche più del loro dovere, ma sono numericamente insufficienti a fronteggiare la situazione attuale.

A parità di organico i servizi delle forze dell'ordine nel tempo sono stati aumentati e il risultato è un importante attività di prevenzione. I cittadini hanno però anche bisogno di segnali tangibili, che si traducono in una maggiore visibilità per le strade cittadine. A mio avviso occorre ripristinare l'organico effettivo dei carabinieri alla caserma di Porto San Giorgio. Sarebbe inoltre molto importante che l'istituenda Questura della provincia di Fermo vedesse la dislocazione a Porto San Giorgio di un ufficio di pubblica sicurezza.

E' di queste ore la telefonata da S.E. il prefetto Minunni, che mi ha espresso la vicinanza all'intera comunità sangiorgese. Gli ho rappresentato la mia preoccupazione, ma anche la mia assoluta fiducia nel lavoro delle forze dell'ordine, che mi auguro siano in grado a breve di assicurare alla giustizia i responsabili di un episodio criminale tanto violento nel cuore della nostra città.