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Festival dell'Appennino

Ascoli Piceno | Arte e natura tra le montagne del Piceno

di Anna Laura Biagini

Antonini

Il 2 giugno da Ascoli Piceno, presso il Forte Malatesta, prenderà il via la prima edizione del Festival dell'Appennino. L'iniziativa promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno, con il contributo della Regione Marche e del BIM Tronto, con la collaborazione dei Comuni di Ascoli Piceno, Arquata del Tronto, Montemonaco, Acquasanta Terme, Montegallo e Roccafluvione, e con il patrocinio del Parco dei Sibillini, delle Comunità Montane e del CAI, sarà un omaggio alla montagna, "ai bellissimi borghi che vivono grazie alla passione di chi li abita, facendo scelte coraggiose e in controtendenza" sottolinea l'Assessore alla Cultura e all'Ambiente della Provincia Andrea Maria Antonini. "Sarà anche l'occasione per la provincia e per i turisti di prendere contatto con le comunità e non solo per un fine promozionale" continua l'Assessore, "grazie ad un Festival che farà incontrare l'esperienza artistica dell'uomo con lo spettacolo della natura, nel pieno rispetto dell'ambiente".

Gli appuntamenti saranno dieci, dai Sibillini ai Monti della Laga, e prevedono escursioni seguendo antichi tracciati, spettacoli e concerti di alto livello in luoghi remoti, convegni sulla storia della montagna e sul futuro che l'attende. Passeggiare lentamente sarà il miglior modo per scoprire luoghi vicini eppure sconosciuti, nascosti tra boschi e torrenti.

Ogni anno il Festival dell'Appennino presenterà una sezione tematica che caratterizzerà alcuni degli appuntamenti in programma. Quest'anno in coincidenza con il centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia la sezione sarà dedicata a "Le vie picene dell'insorgenza", evidenziando come il nostro territorio, per la caratteristica di area di confine, sia stato protagonista di moltissimi episodi di insorgenza, da parte dei briganti della montagna.

La direzione artistica del Festival è stata affidata a professionalità di esperienza decennale in campo artistico come quelle di Maurizio Serafini, di Arte Nomade e a Carlo Alberto Lanciotti della Compagnia dei Folli.

20/05/2011





        
  



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