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Il galateo: curiosità e pregiudizi

San Benedetto del Tronto | Gli Italiani nel mondo sono conosciuti per la pizza, la mafia e gli spaghetti, ma non per il rispetto del galateo.

di Samuela Conti

Lo confermano le recensioni del Times che ci etichettano come i più cafoni del mondo. Le buone maniere non appartengono alla sfera delle abitudini degli Italiani, probabilmente perché viziati dalle comodità quotidiane.

L'evoluzione dei costumi e dello stile di vita ha generato una regressione nel comportamento degli abitanti della penisola, che a volte assumono atteggiamenti poco consoni alle circostanze. Gli italiani, si sa, sono famosi per le file confuse e disordinate negli uffici, per i gomiti sul tavolo, per l'immondizia nelle strade, per la guerra dei parcheggi, per le urla e gli schiamazzi per strada e la lista potrebbe essere infinita.

L'eleganza non è una dote comune Non tutti sanno che dire "piacere" non è garbato perché le regole del galateo la escludono come approccio alla presentazione. Anche i due baci che calorosamente ci scambiamo con il saluto non sono da ritenersi gesti educati che rientrano nelle regole del bon ton. Un'altra direttiva fondamentale del galateo suggerisce di iniziare a consumare il pasto senza aspettare i commensali e di usare il coltello con la mano sinistra, piuttosto che con la destra come siamo abituati a fare. Inoltre non è corretto dire "salute" quando si starnutisce e "buon appetito" prima di iniziare a mangiare.

Tutti questi modi di agire consigliati dal galateo, derivano da Galeazzo Florimonte, che nel 1540 fu obbligato dal vescovo di Nola a scrivere un trattato sulle norme di comportamento nel rispetto della buona educazione. Indubbiamente i cambiamenti sociali hanno influenzato una rivisitazione delle comportamento odierno ma abbuffarsi di buone maniere sarebbe auspicabile per migliorare la nostra vita sociale.

Un manuale di istruzioni dovrebbe essere presente in ogni casa per educare sin da piccoli a comportamenti corretti, evitando di essere etichettati come maleducati e irrispettosi. Rispettate il Bon ton, cosi smetteremo di farci riconoscere in ogni parte del mondo.

25/05/2011





        
  



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