Scrive la Manuli Rubber nella formale apertura della procedura di mobilità per 177 lavoratori Divisione Idraulica Ascoli Piceno " al 31/12/2010 il risultato industriale dell'intero gruppo internazionale Manuli è stato positivo per 2.000.000,00 euro. Sempre i dati di bilancio dimostrano che l'apparato industriale di Ascoli Piceno non ha raggiunto la piena efficienza originariamente prevista . Infatti il risultato industriale depurato degli acquisti e delle vendite intra gruppo evidenzia ancora un risultato fortemente negativo. Al fine di cercare di migliorare il livello di efficienza dello stabilimento Idraulica di Ascoli Piceno la società ritiene che sia necessario un dimensionamento produttivo ed organizzativo dei reparti Refrigerazione e Tal nonché dei reparti di servizio della produzione, vale a dire il reparto Banbury. Dal punto di vista organizzativo tale intervento prevede la dismissione dei reparti Refrigerazione e Tal entro il 31/12/2011."

Nella aperura della procedura di mobilità la Manuli fotografa plasticamente l'organico della Divisione Idraulica di Ascoli Piceno ( attualmente di 288 unità tra cassintegrati e lavoratori in operatività) ed individuano il personale eccedente in 125 unità nell'area già cessata da attività produttiva ed in 52 unità nell'area di attività produttiva.

"Questo vuol dire in maniera matematica - dicono dal sindacato UGL - che la Manuli, oltre a richiedere il licenziamento per i reparti fermi e non produttivi, chiude definitivamente Refrigerazione e Tal , ridimensiona i reparti di servizio alla produzione e licenzia ulteriormente altri 52 lavoratori".

La UGL rimane pertanto stupefatta dalle dichiarazioni del Presidente dell'Assindustria e del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno che mostrano di non capire o fingono di non comprendere che la procedura di mobilità attivata dalla Manuli non è solo la logica e finale soluzione dei reparti disattivati già da settembre 2009; i 52 licenziamenti aggiuntivi sono le negative " grandi novità" di ulteriore disimpegno della Manuli da Ascoli Piceno.

Al termine della procedura di mobilità gli operai in organico, allo stabilimento Idraulica Manuli di Ascoli Piceno saranno sotto la soglia delle 100 unità; aprendo certamente la strada alla fuoriuscita della Manuli dal sito Ascolano, appena lo stabilimento in Polonia diverrà completamente operativo.

"Ci allarma oltretutto - affermano da UGL - la dimostrazione di " assenza" di Presidente di Assindustria e Presidente della Provincia dai reali processi industriali che avvengono; occorre prevenire e governare gli avvenimenti invece di seguire gli eventi e gestirli ordinariamente".