Un progetto di solidarietà, di accoglienza e di conoscenza reciproca: da dodici anni gruppi di bambini Saharawi, affetti da vari problemi di salute, vengono ospitati a Grottammare durante i mesi estivi e qui ricevono le cure mediche che la loro terra di origine non è in grado di garantirgli. I Saharawi vivono infatti come profughi nel Sahara occidentale, una zona dell'Africa del nord in gran parte desertica. La ricchezza mineraria del sottosuolo ha sempre messo il territorio dei Saharawi al centro di interessi economici e colonialisti, prima da parte della Spagna e poi del Marocco. Nonostante una lunga lotta per l'autodeterminazione e un pronunciamento dell'ONU a favore di un referendum che consenta alla popolazione di scegliere liberamente l'indipendenza dal Marocco, non è stata ancora raggiunta una soluzione positiva e definitiva.

L'associazione Rio de Oro (dal nome di uno dei territori in cui il Sahara occidentale era diviso nel periodo della dominazione spagnola) si occupa da anni di garantire assistenza sanitaria al popolo Saharawi, organizzando inoltre dei soggiorni estivi in Italia per i bambini portatori di patologie più complesse.
All'inizio di luglio sono arrivati a Grottammare venticinque piccoli ospiti, in gran parte alloggiati nei locali dell'edificio scolastico di via Dante Alighieri.
«La scuola è sempre aperta - spiega Riccardo Cecchi, uno dei volontari - e invitiamo chiunque a venirci a trovare per conoscere i bambini e anche per darci una mano: per noi è molto importante il coinvolgimento delle persone che abitano nei dintorni, soprattutto dei più giovani».

«L'impegno a sostegno dei Saharawi è per noi motivo di orgoglio e deve continuare a rimanere una priorità, a dispetto delle crescenti difficoltà economiche che l'amministrazione deve affrontare, e del resto il contributo che destiniamo a questo progetto è davvero piccolo» continua Daniele Mariani, assessore alle Politiche sociali.

Rio de Oro e la Consulta per la fratellanza tra i popoli ringraziano il laboratorio analisi Ormodiagnostica di Grottammare per la collaborazione e anticipano che saranno organizzati nelle prossime settimane un concerto e il consueto "thè in tenda" in piazza Carducci per sensibilizzare e informare i cittadini; in più, invitano chiunque ne abbia la possibilità a sostenerli finanziariamente nell'acquisto di un farmaco antiepilettico, il Keppra, indispensabile per continuare a curare alcuni bambini anche quando avranno fatto ritorno a casa.

Per avere ulteriori informazioni è sempre possibile incontrare i volontari presso la scuola di via Dante Alighieri o visitare la pagina facebook.com/riodeoro.onlus