Ultime battute per il Festival di Musica e Liuteria, che quest'anno ha ottenuto una medaglia Premio di Rappresentanza dalla Presidenza della Repubblica che ha voluto destinare all'iniziativa, giudicata particolarmente meritevole, il prestigioso riconoscimento. L'evento è inoltre stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dei Beni Culturali, dall'Assemblea Legislativa delle Marche e dalla Giunta Regionale, oltre che dalla Provincia di Ascoli Piceno e dal Comune di San Benedetto del Tronto.

Ed anche l'ultima occasione per poter visitare le due mostre presenti in Palazzina Azzurra: "Esposizione di strumenti musicali Piceni" - costruiti da Vincenzo Agostini, Cesare e Piero Castelli, Luigi Ciotti, Walter Gentili, Guido Leoni, Pier Filippo Melchiorre, Emidio Pignotti, Giuseppe Quagliano, Luigi Sabbatini, Albino Scarpantoni, Remo Schiavi, Ezio Tanzi, e da molti altri - e "Il percorso artistico dei castrati Piceni G.B. Mancini e S.A. Giorgetti".

Saranno i musicisti Piergiorgio Troilo, Alberto Fabiani, Arianna La Rosa e Lola Ottoni - violini- Alessandro Ascani - viola - Daniela Tremaroli - violoncello - Emiliano Macrini - contrabbasso - Maria Teresa Basti - clavicembalo - Emiliano Finucci - sopranista e violista - e Benedetto Guidotti - Direttore - a salutare il pubblico sulle note della celebre aria "Ch'io parta" che Johann Christian Bach scrisse appositamente per il cantante castrato sanbenedettese Silvio Giorgetti. E inoltre a proporre il programma "Il violino e la viola secondo Bach", che vedrà l'esecuzione dei concerti per violino di Johann Sebastian Bach e per viola di Johann Christian Bach.

Ma quale fu il percorso artistico del cantante locale? Silvio Antonio Giorgetti nacque a San Benedetto del Tronto il 27 luglio 1733 da Tommaso, proprietario di imbarcazioni e donna Caterina. Non si conosce la data della morte, ma nel 1802 è testimoniata la sua presenza a Monaco. A 14 anni era allievo del Maestro di Cappella della Cattedrale di Ascoli, Don Nicola Muzi Y Vignola. Nel 1756 divenne allievo di Andrea Basili a Loreto; in seguito fu nominato virtuoso della Cappella di Santa Casa, ruolo che ebbe sino al 1766. Durante tale periodo, varie furono le sue esibizioni nei teatri di molte città italiane: citiamo soltanto Perugia, Palermo, Macerata, Fermo e Roma. Dal 1766 fu assunto dall'Elettore Palatino a Mannheim, la cui corte sul piano musicale era una delle più famose ed evolute in Europa: fu per molti anni un elemento stabile di quel cast, ove ebbe il privilegio di interpretare numerosi ruoli da protagonista. Partecipò alla prima rappresentazione assoluta di "Temistocle", opera seria in tre atti composta da Johann Christian Bach (Lipsia 1735 - Londra 1782), su libretto di Pietro Metastasio, eseguita a Mannheim, il 4 novembre 1772, dove vestì i panni di Lisimaco e cantò l'aria "Ch'io parta ?".  Il 1 novembre del 1777 Giorgetti partecipò inoltre all'esecuzione del Messiah di Haendel: Wolfgang Amadeus Mozart, all'epoca soggiornante a Mannheim, fu presente alle prove del concerto - come testimoniato dallo stesso in una lettera indirizzata al padre Leopold, datata 4 novembre 1777 -