Coordinato dai massimi rappresentanti delle eccellenze della produzione del florovivaismo del Distretto di Grottammare, il progetto è frutto della sinergia delle maggiori associazioni di categoria del territorio quali Marcheflor (ente capofila), CIA Marche, COPAGRI Marche, Confagricoltura Marche, AFLOR Marche e l'Università Politecnica delle Marche. Tra gli obiettivi perseguiti, al primo posto spicca quello dell'individuazione e sviluppo di processi innovativi applicati alle serre, oltre che lo studio di standard produttivi minimi condivisi della produzione commercializzata.

"Questo secondo posto ci inorgoglisce - ha detto Pino Santori presidente Marcheflor - gli interventi previsti per il progetto ammontano a 280.000 euro di cui 196.000 (il 70%) da contributo pubblico. Questa cifra verrà impegnata per raggiungere diversi obiettivi tra i quali anche interventi mirati alla formazione professionale degli operatori". Di particolare interesse, la certificazione di processo eco-compatibile, la definizione di azioni mirate al divulgamento e promozione dei risultati ottenuti e, non ultima la certificazione del prodotto attraverso la quale è anche possibile definire sistemi di tracciabilità che posso permettere di proporre alla Regione di definire aree indenni in zone infestate e risolvere in parte il gravoso problema della quarantena e della vendita delle palme.