"Se la bocca tace gli organi parlano", è un pò questo lo slogan dello IOM di Ascoli Piceno, presieduto dalla sig.a Ludovica Teodori, che da anni ormai collabora con le istituzioni locali e gli organismi sanitari, per realizzare progetti di sensibilizzazione e sostegno nel campo delle malattie oncologiche, con particolare riguardo per le affezioni di genere femminile. Anche quest'anno propone un'iniziativa valida e concreta. "Prevenzione e reinserimento nella vita quotidiana", questo il titolo del progetto che interverrà sia con incontri volti alla prevenzione nelle scuole superiori di Ascoli, Amandola e in un comune della Vallata, sia con un laboratorio di danzamovimentoterapia rivolto alle donne affette da tumore che necessitano di supporto psicologico, oltre al recupero fisico, per il loro corretto reinserimento nella vita quotidiana.

L'età delle donne colpite da tumore al seno si sta abbassando, questo confermano la dott.ssa Giovanna Cameli, Assessore all'Istruzione del Comune di Ascoli e la dott.ssa Marina Fiori, Rappresentante dell'Unione Donne Medico Italiane. Non più over 50 ma anche casi sotto i trent'anni che rendono quanto mai urgente assicurare una corretta informazione preventiva tra le giovani e i giorvani in generale, "affinchè adottino uno stile di vita sano il più presto possibile" ribadisce la dott.ssa Fiori " e curino l'alimentazione" spiega la dott.ssa Cameli, "poichè il 30-40% delle nostre patologie è strettamente legato a ciò che mangiamo". Un progetto quindi auspicabile anche dall'Asur che trova d'accordo il dott. Trevison e Direttore dott. Mannucci, che si impegna come dirigente "a mettere a disposizione delle associazioni tutto ciò che è possibile affinchè facciano al meglio ciò che fanno in contatto diretto con l'utente".

Anche l'Assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Ferretti, appoggia "il prezioso lavoro dello IOM, che svolge l'attività con efficienza e umanità, poichè" ribadisce l'Assessore, "lo slancio del cuore non basta in questi casi, ci vuole anche competenza nel volontariato".

Il progetto vede la collaborazione in rete di numerose professionalità, tra cui la dott.ssa Maria Antonietta Lupi, Presidente Commissione Pari Opportunità, che mira "a far diventare gli ospedali di Ascoli e San Benedetto, delle eccellenze della sanità femminile, rendendo il bollino rosa un obiettivo tutt'altro che lontano".

A curare la parte tecnica del progetto sarà la dott.ssa Manuela Marcozzi, dirigente del Dipartimento di Fisioterapia e Riabilitazione dell'Asur 13, la dott.ssa Graziella Ciabattoni, psicoterapeuta, la sig.a Mariangela Mercatili, insegnante di teatro terapia. "Dodici anni di condivisione di intenti" chiarisce la Marcozzi, "che hanno portato frutti. Non solo nel corpo, ma le donne affette da tumore mammario sono colpite anche nello spirito, c'è quindi bisogno di un duplice intervento" che, come fa notare la sig.a Mercatili, lo IOM ha saputo individuare già anni fa, con lungimiranza e dedizione.

Il progetto, che terminerà l'estate prossima sarà probabilmente celebrato da una passeggiata sul lungomare di San Benedetto a cui verranno invitati a partecipare associazioni, albergatori, istituzioni, cittadini e turisti, per rendere visibile il più possibile il messaggio di prevenzione dello IOM, che come dichiara la dott.ssa Marisa Viganelli, volontaria Susan Komen Italia, "porta avnti con serietà progetti che finanziamo volentieri, grazie ai fondi che la nostra onlus raccoglie durante le maratone in giro per l'Italia". Per chi desiderasse contribuire, la prossima gara podistica di raccolta fondi a cui lo IOM parteciperà, si terrà l'8 e il 9 ottobre a Napoli.