L'interrogazione parlamentare, presentata a nome del gruppo consiliare Pdl da Maria Grazia Concetti, che ha aperto a Grottammare il consiglio comunale del 26 settembre riguardava la richiesta di eliminare i dislivelli architettonici presenti sulla pavimentazione dell'isola pedonale del centro cittadino.

"L'intervento su piazza Fazzini e corso Mazzini - ha risposto il sindaco Luigi Merli - ha la copertura finanziaria necessaria (700mila euro introitati con il bando di assegnazione delle reti comunali del gas), ma siamo in attesa di capire come poterli spendere poiché i limiti del patto di stabilità imposto dal governo agli enti locali sono un blocco agli investimenti. Dovremo prendere la decisione di non rispettare il patto di stabilità, ma questo non vuol dire solo sanzioni ma anche minori trasferimenti in misura di quanto il patto è sforato. Comunque, abbiamo detto che faremo l' intervento e questo sarà fatto. Le progettazioni ci sono e i soldi pure, stiamo aspettando di conoscere le modalità della spesa".

Una seconda interrogazione, promossa dallo stesso gruppo consiliare ma presentata dal consigliere Giuliano Vagnoni, riguardava la segnalazione di cattivo odore lungo un tratto di lungomare tra lo chalet Adriatico e lo chalet Da Mario: "Dall'anno 2004, l'ente Comune non ha più nessuna competenza sugli impianti fognari, poiché la gestione è passata al CIIP. Per quanto riguarda il caso nello specifico , il Consorzio non ci ha fornito alcuna informazione in merito. Probabilmente - ha riferito sempre il sindaco Luigi Merli - il cattivo odore era dovuto al lungo periodo senza piogge di queste estate .

Le risposte alle interrogazioni sono state giudicate non soddisfacenti.

A sola maggioranza (contrari sia i consiglieri del PdL che il consigliere Sandro Mariani di Grottammare Futura) sono stati approvati entrambi i punti a tema finanziario che sono seguiti alle interrogazioni:

Sono stati poi discussi due punti di argomento finanziario: la ratifica delle variazioni e la ricognizione degli equilibri di bilancio.
L'assessore al Bilancio Alessandro Rocchi ha riferito sull'inserimento nel bilancio comunale di entrate non previste pari a 35.165,40 € (30.165,40 € per proventi incassati con la Fiera di San Paterniano, 2000 € per contributo da un privato ai festeggiamenti del 150° dell'Unità d'Italia e 3000 € per contributo, sempre da un privato, per la realizzazione di asfaltature) e ha relazionato sullo stato del bilancio comunale, giudicato in linea con le previsioni di inizio anno: "Un consuntivo di metà anno da approvarsi per legge entro il 30 settembre - ha spiegato l'assessore - attraverso il quale si verifica il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati al fine di "aggiustare il tiro" per consentire la realizzazione delle finalità dell'Ente e l'andamento della gestione di competenza, in termini di impegni e accertamenti, e della gestione dei residui. Al momento, non vi sono atti o fatti che facciano prevedere una mancata realizzazione delle entrate iscritte in bilancio, né si è a conoscenza di spese sostenute o da sostenere non previste in bilancio. Pertanto si può concludere che permangono gli equilibri finanziari di competenza".

I due punti sono stati approvati a sola maggioranza (contrari sia i consiglieri del PdL che il consigliere Sandro Mariani di Grottammare Futura).

Per quanto riguarda la sorte dei vecchi silos di stoccaggio esistenti nell'area ex IP, il privato proprietario dell'area ha presentato una proposta di realizzo - con cambio parziale di destinazione d'uso da totalmente commerciale a commerciale e residenziale - facendo appello alle opportunità contenute nel recente Decreto Sviluppo e secondo il quale al consiglio comunale spetta il rilascio del permesso di costruire in deroga a tutti gli strumenti urbanistici tradizionali: "Un'operazione di contenimento - ha spiegato il sindaco Luigi Merli - necessaria in questa fase di vacatio legis (la Regione Marche è chiamata a legiferare in merito per regolamentare i contenuti del Decreto, ndr). Oggi, il tornaconto del Comune è di 1 milione di euro, dopo l'11 novembre sarebbe a costo zero per il privato, con in più un incremento volumetrico del 20% e il cambio di destinazione completo. Il Decreto Sviluppo è una legge, quindi non possiamo non farla applicare perché è una legge molto chiara dello Stato italiano. Stiamo cercando di farlo con la minor perdita possibile. Questo è il quadro, prendere o lasciare".
La votazione ha espresso il parere favorevole della maggioranza e l'astensione di entrambi i gruppi di minoranza.

Voto unanime e favorevole per l'ultimo punto, riguardante l'adeguamento normativo del regolamento comunale sugli affidamenti diretti di lavori e di forniture di beni e servizi in economia. La norma in questione è il D.L. 13-05-2011, n° 70, art. 4, comma 2, lett. m-bis, che prevede l'innalzamento del limite degli affidamenti diretti da 20.000 a 40.000 €.