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Pazzia-normalità e linee di demarcazione.

San Benedetto del Tronto | Cos'è la pazzia? E la normalità?

di Samuela Conti

Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri.
Arthur Schopenhauer

Sul vocabolario la parola matto è traducibile in: persona che ha perso completamente la ragione. Cos'è la ragione? La consuetudine? La norma che ci impone di agire secondo modelli prestabiliti e il matto è cosi definito perché prende le distanze da queste norme comportamentali? Cos'è la pazzia? E cos'è la normalità? Personalmente credo di non aver ancora individuato una linea di confine tra i due termini, proprio perché le linee di demarcazione, a mio modesto parere, sono sconvenienti.

 Istituzioni totali, è cosi che Goffmann chiamava i manicomi e oggi le voglio ricordare per soffocare quel silenzio covato anni e anni prima dell'introduzione della Legge Basaglia. I manicomi furono istituiti in Italia all'inizio del XV secolo. Luoghi totalizzanti mascherati da istituiti curativi "sostenevano" il paziente alimentando il silenzio e rimedi nebulizzatori di personalità. Elettroshock, lobotomia e psicofarmaci la soluzione ideale per i cosiddetti "pazzi".

Sconfitti e impauriti i pazienti non avevano modo per ritrovare la felicità agognata, perché incapaci di reagire a quei metodi risolutivi disastrosi e senza ritorno. Degrado, isolamento, incapacità di reazione, un ergastolo fomentato dall'etichetta di pazzo sulle loro teste. Nonostante i movimenti intellettuali, di giornalisti, dell'opinione pubblica, il referendum non ci fu, ma il parlamento riuscì a restituire la dignità di persone agli internati, firmando la Legge 180 del 1979.

La vita di quelle persone è cambiata con l'introduzione della Legge Basaglia, dal nome dello psichiatra che comprese la natura del disagio di quelle persone, non di quei pazienti malati. Ritrovò la voce degli urli soffocati, arginò le categorizzazioni, eliminò lo spettro dell'elettroshock e della lobotomia, sostenendo sempre l'umanità di persone stigmatizzate nella parola "matti".

Dal suo intervento personalità alienate hanno riavviato il percorso evolutivo di vita, il tutto confermato dal film tratto dalla storia di Franco Basaglia "benvenuti nella città dei matti". In realtà i residui manicomiali ci sono ancora da qualche parte, ma almeno siamo consapevoli di aver sradicato la maschera dell'indifferenza dal nostro paese ancora molto arretrato. Per non dimenticare.

13/10/2011





        
  



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