Costato circa 9 milioni di euro, dotato di due corsie, passaggio pedonale e ciclabile separato dalla strada da uno spesso strato di cemento è entrato in funzione questa mattina, il nuovo Ponte sul fiume Tronto realizzato grazie alla collaborazione tra Autorità di bacino interregionale, Regione Marche, Abruzzo e Lazio, Province di Ascoli Piceno, Teramo e Anas. Un inaugurazione molto sentita, alla quale hanno partecipato oltre le varie autorità parecchi cittadini.

"Un'opera viaria importantissima non solo perché migliora la mobilità di questo territorio, ma anche perché è il segnale del processo di valorizzazione infrastrutturale di quest'area in cui la Regione punta a realizzare il secondo polo logistico delle Marche", questo il commento del presidente della regione Marche Gian Mario Spacca, visibilmente soddisfatto della realizzazione dell'opera (l'intervento in formato integrale nell'articolo: Spacca sul nuovo Ponte: "Esempio concreto degli interventi della Regione").

"Dopo il finanziamento di circa 32 miliardi di vecchie lire da parte dello Stato all'Autorita' di bacino del Tronto e dopo 20 anni dall'alluvione che sommerse i comuni della costa, si inaugura oggi il nuovo ponte di collegamento tra Marche e Abruzzo sulla statale Adriatica, ma siamo a meta' dell'opera", dichiara invece il deputato dell'UDC Amedeo Ciccanti. Secondo il parlamentare "la Provincia di Ascoli, titolare della competenza sui lavori del ponte ferroviario (quelli stradali spettavano alla Provincia di Teramo) ha affidato l'appalto dei lavori per l'allungamento del ponte ferroviario verso sud solo a marzo e saranno riconsegnati presumibilmente tra un anno, mentre mancano i soldi per la sistemazione dell'alveo".

"Non ha senso - sottolinea - allungare a 150 metri i due ponti per allargare il fronte dell'alveo e poi lasciare lo stesso alveo a 110 metri". "Per completare i lavori dell'alveo - conclude - servono almeno altri 5 milioni e tra ribassi d'asta e vecchi stanziamenti si arriva a circa tre milioni; ne mancano altri due. Chi li paga? La Regione Marche non puo' mancare all'appello e gia' il prossimo assestamento di bilancio potrebbe essere un'occasione. Sono chiamati all'appello Sandro Donati (assessore all'ambiente) e Antonio Canzian (assessore del piceno con presidenza dell'Autorita' di bacino)", presenti anch'essi all'inaugurazione.

Interviene brevemente anche il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari il quale ricorda anch'esso la vera finalità di quest'opera, e cioè mettere in sicurezza il bacino del fiume. Inoltre il sindaco esprime  alcuni disappunti nell'organizzazione, vista l'assenza delle famiglie degli alluvionati del '92, i quali furono proprio i protagonisti della raccolta dei fondi per l'opera. Infine il primo cittadino torna sulla polemica in corso con il presidente Spacca approfondita nel nostro articolo: "Gaspari amareggiato: "La situazione è pesante ma aspetto lunedi prima di parlare".

Arriva poi il momento del taglio del nastro, effettuato dal presidente della regione Marche Spacca, affiancato dal vice-presidente della regione Abruzzo Alfredo Castiglione, dal vescovo Mons. Gervasio Gestori e da tutti i rappresentati politici presenti.

Dopo il successivo brindisi, si è tenuto un breve momento di preghiera guidato dal vescovo Gestori, il quale ha sottolineato l'utilità sotto il punto di vista della viabilità e del trasporto merci del ponte, ma sopratutto l'importanta significativa che l'opera rappresenta: "Da sempre il fiume Tronto è stato simbolo di divisione, anche nel passato, quando divideva lo Stato Pontificio dal Regno di Napoli. Quest'oggi invece - prosegue - tutti insieme possiamo abbattere i pregiudizi, ma per farlo ci vuole collaborazione e cooperazione".

L'aumentare progressivo della pioggia determina poi un fuggi fuggi generale, il quale termina la manifestazione inaugurale. Il clima dell'evento, pioggia e freddo a parte, non è stato dei migliori, a causa sopratutto dell'evidente senso di disagio del sindaco Gaspari e della completa noncuranza di ciò da parte del presidente della regione Spacca.

Presenti alla manifestazione oltre i personaggi già citati: i presidenti delle provincie di Ascoli e Teramo, Piero Celani e Valter Catarra, i consiglieri regionali Valeriano Camela e Paolo Perazzoli, i sindaci di Ascoli e Martinsicuro, Guido Castelli e Abramo di Salvatore e l'assessore sambenedettese Paolo Canducci.