Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Decreto Sviluppo: arrivano in consiglio 3 proposte per le aree degradate e non solo

San Benedetto del Tronto | Il consesso, convocato per il 3 novembre, chiamato anche ad annullare la discussa “megavariante” e quindi il referendum per abrogarla.

Consiglio comunale

Il presidente del Consiglio comunale Marco Calvaresi ha convocato per giovedì 3 novembre alle ore 18 il Consiglio comunale con sei punti all'ordine del giorno. Tra essi si segnalano:

- La designazione di due consiglieri nella Commissione elettorale e l'istituzione dell'Ufficio elettorale straordinario in vista della nomina del Consigliere comunale aggiunto per l'Immigrazione.

- L'approvazione del progetto per la realizzazione di un edificio in piazza Kolbe, di zona Cerboni. L'opera, già presentata a suo tempo attraverso della procedura di dialogo competitivo per la valorizzazione del vecchio edificio di proprietà comunale esistente nella zona (poi bloccata a seguito del mancato accordo tra i soggetti coinvolti), viene riproposta in forma diversa dalla ditta Sipa, proprietaria dell'area circostante. In sostanza, si tratta di accorpare le diverse volumetrie (quella comunale e quelle del privato) in un unico edifico composto di quattro piani fuori terra, con destinazione direzionale, più un piano interrato ad uso parcheggi.

Rispetto al precedente progetto, l'attuale non incide più sull'area destinata a parcheggi pubblici di quartiere di proprietà comunale, bensì completamente in Zona edificabile per cui non è necessaria la variante al Piano regolatore; inoltre, con la dichiarazione di pubblico interesse (derivante dal fatto che in quell'edificio sarà realizzata la nuova sede della Polizia Municipale), si potrà sfruttare l'opportunità concessa dalla legge 106/2011, il cosiddetto "Decreto sviluppo", che agevola la riqualificazione di aree urbane degradate, consentendo, a precise condizioni legate al pubblico interesse, la delocalizzazione delle volumetrie in area o aree diverse e un iter più spedito superando anche i limiti in materia di volumi previsti dal piano di recupero vigente per quella zona.

- L'approvazione di due progetti relativi alla riqualificazione di aree degradate da attuare sempre ai sensi del "Decreto sviluppo".

a) Il primo riguarda la realizzazione di un nuovo edificio al posto di quello fatiscente posto in Largo Mazzini che incameri anche le volumetrie di un altro edificio, già abbattuto, situato all'incrocio tra corso Mazzini e via Saffi, entrambi di proprietà della ditta Giocondi, più un ulteriore premio volumetrico previsto dalla legge. Il nuovo edificio, della superficie complessiva di 1300 mq. articolati in seminterrato, piano terra, primo e secondo piano, sarà adibito in parte ad uso residenziale e per il resto a scuola di musica. Il Comune entrerebbe in possesso dell'area su cui sorgeva il vecchio edificio abbattuto per ampliare l'intersezione tra via Saffi e la Statale oltre ad ottenere in quello spazio dei parcheggi pubblici.

b) Il secondo progetto riguarda la demolizione dell'ex Consorzio Agrario di via Esino di proprietà della ditta Beani costruzioni e la costruzione di un nuovo edificio che manterrebbe le stesse dimensioni dell'esistente da destinare ad attività commerciali al pian terreno e residenziali ai quattro piani superiori, più un parcheggio privato nell'interrato e uno esterno per le attività commerciali. La ditta s'impegnerebbe in cambio a cedere al Comune un'area di 405 mq nelle vicinanze dove realizzerebbe verde e parcheggi pubblici, oltre a 150.000 euro di lavori stradali per la viabilità della zona. In quell'area è anche prevista la realizzazione di un sottopasso ferroviario pedonale e ciclabile e la ditta si dice disponibile a concedere temporaneamente un suo ulteriore spazio nelle adiacenze per le esigenze di cantiere.

- Il parziale annullamento della delibera di Consiglio del 23 dicembre 2009 con cui si dava avvio all'iter per la cosiddetta "megavariante", cioè l'acquisizione, in cambio di volumetrie concesse al privato aggiudicatario di un bando pubblico, di una serie di opere pubbliche. Con questa decisione si dichiara dunque la fine del procedimento referendario teso a chiedere l'annullamento di quella decisione. Con l'atto che arriva ora in Consiglio si chiede che il civico consesso confermi la volontà di acquisire al patrimonio pubblico le opere già indicate nella precedente delibera (nuova piscina, spostamento della sottostazione elettrica di via Piemonte con interramento dei cavi di alta tensione, riqualificazione dello stadio "Ballarin", cessione al Comune di parte dell'area Brancadoro da destinare a parco urbano) attraverso specifici accordi di programma con i privati "minimizzando il consumo di suolo e fornendo gli standard urbanistici di legge".

 

29/10/2011





        
  



2+3=

Altri articoli di...

Politica

02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
22/10/2022
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
21/10/2022
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
19/10/2022
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
13/10/2022
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji